VIENNA, 31 MAGGIO – Ai margini della 60esima sessione del Sottocomitato giuridico del COPUOS (Comitato per gli Usi Pacifici dello Spazio Extra-Atmosferico) che si e’ aperta oggi a Vienna, l’Ambasciatore Alessandro Cortese, Rappresentante Permanente italiano presso le Organizzazioni Internazionali di Vienna, ha presieduto i negoziati informali all’interno del gruppo di lavoro sull’Agenda Spazio 2030.
Il Gruppo è stato incaricato nel 2018 dall’Assemblea Generale di negoziare un documento strategico (“Space2030 Agenda”) attraverso il quale la comunità internazionale mira a valorizzare e a rafforzare il contributo delle attività spaziali al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Gli esempi di applicazione delle tecnologie spaziale al fine di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile: sono innumerevoli: basti pensare al sostegno dell sistema di telecomunicazioni, il monitoraggio continuo di fenomeni legati alla deforestazione e al cambiamento climatico, la mappatura dei flussi migratori, la sorveglianza epidemiologica, il miglioramento della produzione agricola e delle risposte ai disastri naturali. Il negoziato è nelle fasi finali, e dovrebbe consentire al COPUOS di trasmettere il documento concordato dalla Membership all’Assemblea Generale, per l’adozione formale entro la fine dell’anno.
Il COPUOS è l’organo di riferimento nel contesto delle Nazioni Unite per la promozione della cooperazione internazionale per gli utilizzi civili dello spazio. Ne fanno parte 95 membri, tra cui l’Italia, che è uno dei membri fondatori. L’UNOOSA (Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari dello Spazio Extra-Atmosferico), basato a Vienna e diretto dall’astrofisica italiana Simonetta Di Pippo, funge da Segretariato del COPUOS.
L’Ambasciatore Cortese è intervenuto a titolo nazionale davanti a Sotto-Comitato Legale esprimendo apprezzamento per il ruolo svolto per la promozione e il rafforzamento del regime giuridico internazionale che disciplina l’uso civile dello spazio: “Riconosciamo il ruolo inestimabile svolto dai trattati internazionali esistenti sullo spazio esterno, a partire da quello del del 1967, che hanno consolidato un regime giuridico volto a promuovere l’uso civile dello spazio e a rafforzare la cooperazione internazionale nelle attività spaziali. Allo stesso tempo, riconosciamo che gli impressionanti sviluppi delle attività spaziali e la diversificazione degli attori coinvolti hanno portato alla ribalta nuove sfide legali”.
Il COPUOS è l’organo di riferimento nel contesto delle Nazioni Unite per la promozione della cooperazione internazionale per gli utilizzi civili dello spazio. Ne fanno parte 95 membri, tra cui l’Italia, che è uno dei membri fondatori. L’UNOOSA (Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari dello Spazio Extra-Atmosferico), basato a Vienna e diretto dall’astrofisica italiana Simonetta Di Pippo, funge da Segretariato del COPUOS. (@OnuItalia)