ROMA, 5 MAGGIO – Il sistema viario andino del Qhapaq Ñan creato dagli Incas sulla base di infrastrutture preincaiche e le cui ramificazioni arrivano a toccare sei Paesi dell’America del Sud per un totale di oltre 30.000 chilometri e’ al centro di una mostra che’ aprira’ l’11 maggio al MUCIV, il Museo delle Civilta’ di Roma Eur. La mostra e’ organizzata dall’IILA (Istituto Italo-Latino Americano) con la collaborazione dei sei paesi attraversati dal cammino – Argentina, Bolivia, Cile, Colombia, Ecuador e Perù – assieme all’Agenzia Italiana per la Cooperazione (AICS); del CIDAP – Centro Interamericano de Artesanías y Artes Populares -, l’ICCROM e del CNR.
Il Cammino attraversa una delle aree geografiche più estreme al mondo, che va dai 6.000 metri delle vette delle Ande, passando per aridi deserti e foreste pluviali, fino a raggiungere le coste. La mostra è un viaggio inedito e approfondito che mette in evidenza le tracce lasciate dalla cultura preincaica e incaica che hanno attraversato il Qhapaq Ñan. Grazie a questa straordinaria infrastruttura gli Incas garantivano il flusso di idee, poteri, merci e cosmologie all’interno del territorio, vasto 5 milioni di chilometri quadrati, dando un carattere unitario all’Impero.
Inserito nell’elenco dei beni Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 2014, il Qhapaq Ñan è stato oggetto di studio nei più svariati ambiti (archeologico, ingegneristico, storico, antropologico). Considerato un potente mezzo di comunicazione tra i popoli, ancora oggi continua a compiere, come ha fatto per secoli, la sua funzione di connettore tra le comunità e veicolo di scambi economici e culturali, proprio come le grandi vie consolari dell’Impero Romano. (@OnuItalia)