GINEVRA, 15 MARZO – “Per ridare fiducia dopo dieci anni di guerra, combattere l’impunita’”. A dieci anni dall’inizio del conflitto in Siria, il Rappresentante Permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite e le Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, ha partecipato oggi ad un evento virtuale di alto livello a margine della 46ma sessione del Consiglio Diritti Umani dal titolo “Syria: accountability after ten years”, co-sponsorizzato dall’Italia e organizzato dalla Rappresentanza Permanente del Regno Unito a Ginevra.
Hanno preso parte all’evento anche il Ministro degli Esteri dei Paesi Bassi, Stef Blok, il Vice Ministro degli Affari Esteri della Turchia, Amb. Sedat Onal, i Sottosegretari agli Esteri del Regno Unito, James Cleverly e della Germania, Niels Annen, il Rappresentante personale del Presidente della Repubblica francese per la Siria, Amb. François Sénémaud, il Capo della Delegazione UE a Ginevra, Amb. Walter Stevens e il Portavoce del Ministero degli Affari Esteri del Qatar, Lolwah Al Khater, il Presidente della Commissione Internazionale Indipendente d’Inchiesta sulla Siria, la Presidente del Meccanismo internazionale imparziale e indipendente sulla Siria e i rappresentanti di due organizzazioni della società civile siriana.
L’evento ha fornito l’occasione per fare il punto sui progressi compiuti per l’accertamento delle responsabilità per le violazioni e gli abusi dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario che si sono verificati in Siria negli ultimi dieci anni, le relative sfide, i meccanismi di controllo e di punizione dei responsabili di tali crimini, nonché sul ruolo delle giurisdizioni nazionali, internazionali e del Consiglio Diritti Umani.
Cornado, “troppe violazioni dei diritti umani”
Nel suo intervento, l’Ambasciatore Cornado ha sottolineato la gravità del conflitto siriano, sia dal punto di vista dell’elevato prezzo che la popolazione ha dovuto pagare in questo decennio sul piano umanitario, sia per la dimensione delle gravi violazioni dei diritti umani, i crimini contro l’umanità e i crimini di guerra che sono stati commessi, unitamente ai continui attacchi contro i civili, le ripetute violazioni degli obblighi del diritto internazionale umanitario e la privazione dei diritti fondamentali in tutta la Siria.
L’Ambasciatore Cornado ha ribadito come sia della massima importanza combattere l’impunità e far sì che chiunque si sia macchiato di tali crimini ne risponda penalmente, evidenziando come l’impunità favorisca le divisioni, le tensioni e mini la fiducia della popolazione verso un futuro di coesistenza pacifica e di rispetto dello stato di diritto. Inoltre, egli ha affermato come riconoscere la responsabilità penale degli autori di tali crimini sia la pietra angolare di qualsiasi sforzo di riconciliazione nazionale e un passo fondamentale per la piena attuazione della risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza. (@OnuItalia)