ROMA, 2 FEBBRAIO – Alla riunione del Gruppo Internazionale di Contatto per il Venezuela la Vice Ministra degli Esteri Marina Sereni ha ribadito l’impegno dell’Italia per una via d’uscita alla crisi che sia democratica, pacifica, inclusiva, fondata sul dialogo tra gli attori politici venezuelani per giungere ad elezioni credibili.
“La crisi venezuelana si fa sempre più complicata”, ha detto la Sereni rilevando chel a situazione umanitaria nel Paese, soprattutto alla luce della pandemia di COVID-19, appare assai preoccupante, “aggravata dalle ripetute e sistematiche violazioni dei diritti umani fondamentali da parte del regime”.
Dall’inizio della crisi – ha detto ancora la Vice Ministra – l’Italia si è impegnata per trovare una soluzione alle sofferenze dei venezuelani. Serve una via d’uscita alla crisi politica e istituzionale, che può arrivare solo dall’avvio di un dialogo finalizzato a un processo di transizione negoziato.
“Il Gruppo di Contatto – ha aggiunto Sereni – deve intensificare l’azione di sensibilizzazione a livello internazionale, in particolare con la nuova amministrazione a Washington e con il Gruppo di Lima, oltre che naturalmente con gli altri attori internazionali e regionali. È questo il momento in cui la comunità internazionale e il Gruppo di Contatto – ha concluso la Vice Ministra – non devono lesinare gli sforzi per favorire la ripresa del dialogo e del processo di transizione che porti al ritorno della democrazia”.
Il Gruppo di Contatto Internazionale sul Venezuela, formato dall’Unione Europea, da sette Paesi Membri (Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia), dal Regno Unito, e, per parte latinoamericana, da Argentina, Cile, Costarica, Ecuador, Panama, Repubblica dominicana e Uruguay, ha rilasciato una dichiarazione in cui si esprime forte preoccupazione per il perdurare della drammatica crisi nel Paese. (@OnuItalia)