ROMA, 1 GENNAIO – Circa 7500 militari italiani, tra cui un migliaio con UNIFIL nel Libano Meridionale, sono stati impegnati nei giorni delle feste in 39 missioni internazionali in 24 Paesi. A questi si aggiungono circa 7800 uomini e donne delle Forze Armate coinvolti nell’Operazione Strade Sicure sul territorio nazionale per il presidio, in concorso alle forze di polizia, di obiettivi sensibili, luoghi di culto, snodi ferroviari e metropolitane delle città italiane.
L’impegno in Libano con l’ONU, ma anche NATO e UE
I militari italiani all’estero sono impegnati nell’ambito di coalizioni multinazionali o sotto l’egida della NATO, Unione Europea e ONU, dall’Africa sub-sahariana all’Afghanistan, attraverso il Mediterraneo, i Balcani, il Libano e il Medio-Oriente, fino alle acque dell’Oceano Indiano, contribuendo attraverso attività di capacity building alla stabilizzazione delle aree di impiego, ma anche svolgendo operazioni volte a rafforzare la difesa degli spazi euro atlantici, lungo il fianco est, nei cieli e nei mari dell’Alleanza. Nella foto in alto una iniziativa natalizia del contingente italiano di UNIFIL con la speciale donazione di 1.600 giocattoli a bambini di famiglie libanesi che versano in situazioni di particolare difficoltà.
In prima linea per l’emergenza Covid-19
L’impegno delle Forze Armate in Italia e nel mondo si è complicato quest’anno per una nuova sfida: quella portata dall’emergenza Covid 19. Sia nel corso della prima ondata e successivamente nella seconda con l’Operazione IGEA prima e con l’avvento dell’Operazione EOS poi, il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) ha pianificato e diretto lo sforzo delle Forze Armate per sostenere il Ministero della Salute, in coordinamento con le Autorità sanitarie locali e la Protezione Civile.
Da ottobre oltre 860 mila tamponi
Dal 23 ottobre 200 Drive Through Difesa (DTD) sono stati resi disponibili per effettuare tamponi, ad oggi oltre 860.000, da parte team interforze di personale sanitario, per un totale di circa 430 tra medici e infermieri, analizzati, poi, negli 8 laboratori sanitari stanziali e 2 mobili delle Forze Armate. A questi, si aggiungono la disponibilità di 230 posti letti, di cui 54 per la terapia intensiva, dell’Ospedale Militare del Celio di Roma e dei Centri Medici Ospedalieri di Milano e Taranto, le 18 strutture logistiche impiegabili come “Covid Hotel” e 5 strutture sanitarie campali che contribuiscono ad alleggerire la pressione sul Servizio Sanitario Nazionale.
Vigilanza sui vaccini a Pratica di Mare
Con il Vaccine Day ha avuto inizio, il 26 dicembre, anche l’Operazione EOS, in supporto alla campagna di vaccinazione nazionale, che, a parte la distribuzione iniziale delle prime 9.750 dosi vaccinali, entrerà nel vivo agli inizi del prossimo anno quando le Forze Armate provvederanno allo stoccaggio e vigilanza dei vaccini nell’hub principale di Pratica di Mare da dove verranno trasportati, grazie all’impiego di 11 aerei, 73 elicotteri e 360 mezzi terrestri verso i 21 hub secondari dislocati in tutte le regioni per poi essere distribuiti ai vari siti di somministrazione individuati dalla struttura commissariale.(@OnuItalia)