SHAMA (LIBANO), 30 NOVEMBRE – Un corso online di conoscenza di base della lingua italiana è stato organizzato dai “caschi blu” del contingente italiano del settore Ovest di Unifil, la forza delle Nazioni Unite schierata nel Libano meridionale, a favore di alcune donne della municipalità di Ain Ebel, una cittadina di circa 1.500 abitanti situata nel distretto di Bint Jbeil. Lo riferisce il sito del Ministero della Difesa. La richiesta, avanzata dal sindaco di Ain Ebel, è stata accolta dal generale di brigata Andrea Di Stasio, comandante del settore ovest di Unifil.
Il corso, programmato per due volte alla settimana, terminerà a dicembre con la cerimonia di consegna “virtuale” degli attestati di frequenza. L’attività è stata organizzata dal gender advisor del contingente italiano secondo i criteri e le modalità di svolgimento della didattica a distanza, nel rispetto delle norme tese al contenimento del Covid -19.
Alla presentazione del corso il generale Di Stasio ha dichiarato che “l’apprendimento della lingua italiana non solo facilita l’interscambio culturale, ma serve anche a rinsaldare i rapporti di amicizia tra popoli storicamente legati da radici comuni e da importanti esperienze di dialogo e di rispetto reciproco”.
Il sindaco di Ain Ebel ha a sua volta ringraziato i militari italiani che, nonostante le molte difficoltà derivanti dall’emergenza coronavirus e dal lockdown imposto in questi giorni dal governo libanese, si sono prodigati per impartire le lezioni online. L’assistenza alla popolazione libanese, insieme al monitoraggio della cessazione delle ostilità e al supporto alle forze armate libanesi, è uno dei principali compiti assegnati al contingente italiano di Unifil nel rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu. (@OnuItalia)