L’AQUILA, 24 AGOSTO – Il Patrimonio culturale immateriale di comunità come strumento per una salvaguardia sostenibile è stato il tema di un workshop all’Auditorium del Parco all’Aquila con lo scopo di approfondire le tematiche connesse alla salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale secondo le indicazioni dell’Unesco.
“Il Patrimonio Culturale Immateriale: storia, tradizione e identità culturale. La festa e il rito: la Perdonanza Celestiniana” è stato al centro dell’intervento di Giovanna Di Matteo e di Floro Panti, rappresentanti della Comunità dei detentori e praticanti la Perdonanza Celestiniana. Le comunità rappresentative degli Elementi riconosciuti dall’Unesco (Opera dei Pupi Siciliani, Canto a Tenore, Sapere Liutaio Cremonese, Arte della Falconeria) e quelle in valutazione per l’anno 2020 (Arte delle perle di vetro veneziane, Arte musicale dei suonatori di corno da caccia) hanno raccontato la loro esperienza tra conoscenza e dialogo.
Dopo i saluti del sindaco Pierluigi Biondi e la presentazione di Massimo Alesii, referente della Comunità per il percorso Unesco e componente del comitato Perdonanza celestiniana, Elena Sinibaldi, Focal Point nazionale
per l’attuazione e implementazione della Convenzione Unesco 2003 (Servizio Unesco-Segretariato Generale-Mibact) ha parlato di “Governance culturale Unesco. Le espressioni del Patrimonio Culturale Immateriale e il sistema di governance per una salvaguardia sostenibile”.