NEW YORK, 13 FEBBRAIO – “Il 2020 è un anno decisivo che segna l’inizio della Decade d’Azione per il raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 e che sarà scandito da vertici ed eventi di alto livello dedicati all’ambiente, al clima e allo sviluppo sostenibile – la seconda Conferenza ONU sugli Oceani, il Summit sulla Biodiversità. L’Italia è in prima fila su tutti questi fronti.” Lo ha detto la l’Ambasciatrice Mariangela Zappia, Rappresentante Permanente italiana in apertura del primo appuntamento dell’anno al Palazzo di Vetro per il Gruppo di Amici sulla sicurezza alimentare e la nutrizione presieduto dall’Italia.
Ospiti dell’evento erano il Direttore Generale della FAO Qu Dongyu, la direttrice dell’Unita per lo Sviluppo Sostenibile dell’ufficio del Segretario Generale Guterres, Michelle Gyles-McDonnough, e i rappresentanti di WFP e IFAD. “Sicurezza alimentare e nutrizione sono legate a doppio filo con impatto del cambiamento climatico, conservazione di risorse naturali ed ecosistemi e produzione agricola. Per questo, in vista degli impegni che ci attendono nel corso dell’anno, il Gruppo di Amici avrà un ruolo fondamentale di sensibilizzazione, coordinamento e sostegno alle iniziative volte al conseguimento dell’Obiettivo 2 per la Fame Zero nel mondo.”
Il Gruppo di Amici sulla sicurezza alimentare e la nutrizione presieduto dall’Italia si conferma uno dei principali formati di sensibilizzazione e coordinamento all’interno del sistema del’Onu e uno degli interlocutori principali nel processo preparatorio, da qui al 2021, dello UN Food Systems Summit annunciato dal Segretario Generale durante la giornata mondiale dell’alimentazione. “Il Gruppo intende lavorare fianco a fianco della Inviata Speciale del Segretario Generale per il 2021 UN Food Systems Summit, Agnes Kalibata, ma anche della Vice Segretaria Generale delle Nazioni Unite, e coinvolgendo il polo agroalimentare dell’ONU di Roma per contribuire a un Summit che sia in grado di rilanciare l’azione per l’obiettivo fame zero” ha affermato l’Ambasciatrice Zappia.
“Resilienza, adattamento, soluzioni basate sulla natura, crescita green sono tra le priorità annunciate dal Presidente del Consiglio Conte e dal Primo Ministro britannico Johnson pochi giorni fa a Londra e saranno al centro della nostra azione nel quadro del partenariato con il Regno Unito per la realizzazione della COP26. Tutti questi elementi hanno un impatto diretto e indiretto sulla nostra capacità di trasformare i “food systems” in un’ottica di sostenibilità e raggiungere l’obiettivo Fame Zero in maniera interconnessa con gli altri Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.” Il focus e’ sulla nutrizione, ambito in cui l’Italia ha un tradizionale atout derivante dalla propria cultura legata alla dieta mediterranea e ai suoi benefici, ma anche valorizzazione delle iniziative della Cooperazione Italiana e della legislazione italiana, particolarmente avanzata – siamo il secondo paese in Europa ad aver approvato una legge, la “legge Gadda”, che regola lo spreco di cibo.
La trasformazione dei food systems – dall’agricoltura sostenibile, alla nutrizione, alla distribuzione e al tema del waste food – non puo’ prescindere da una priorità sul tema del clima e della tutela ambientale (acqua, biodiversità, oceani). Un processo trasformativo che deve fondarsi sul pieno coinvolgimento di giovani e donne e di tutti i principali stakeholders, a partire dal settore privato. Attenzione particolare va data anche anche alla cooperazione sud-sud e alla cooperazione triangolare, alle vulnerabilita’ delle piccole isole in via di sviluppo e dei paesi meno sviluppati, all’assistenza tecnica, al finanziamento per lo sviluppo, all’innovazione, alla digitalizzazione, alle tecnologie agricole come elementi portanti di un approccio inclusivo e coordinato. (@OnuItalia)