GINEVRA, 20 DICEMBRE – Oltre 770 impegni: è il risultato della due giorni di lavori del Global Forum sui rifugiati che ha visto riuniti a Ginevra 750 delegazioni con tremila partecipanti.
I lavori si sono chiusi con l’impegno ad ”agire collettivamente per migliorare inclusione, istruzione e occupazione dei rifugiati”. Governi, organizzazioni finanziarie internazionali, leader dell’imprenditoria, organizzazioni umanitarie, rifugiati e rappresentanti della società civile hanno preso impegni nei settori dell’occupazione, disponibilità di posti nelle scuole per i bambini rifugiati, nuove politiche governative, soluzioni quali reinsediamento, energia pulita, infrastrutture e sostegno migliore a favore di comunità e Paesi di accoglienza. E una riunione di verifica e valutazione si terrà tra due anni.
Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati ha rilevato che ”il sostegno pubblico a favore dell’asilo ha vacillato negli ultimi anni. E in molti casi le comunità che accolgono rifugiati si sono sentite sopraffatte o dimenticate. Ma le situazioni che vedono coinvolti i rifugiati divengono crisi solo quando noi permettiamo che ciò accada, pensando esclusivamente nel breve periodo, mancando di pianificare o collaborare tra i vari settori, e trascurando le esigenze delle comunità presso cui essi arrivano. In questo Forum – ha aggiunto – abbiamo assistito a un cambiamento decisivo verso la visione di lungo termine”.
Quanto alle cifre, in ambito finanziario sono stati sottoscritti impegni rilevanti: oltre 4,7 miliardi di dollari sono stati impegnati dal World bank group, con un finanziamento specifico destinato a rifugiati e comunità di accoglienza e un finanziamento separato per sostenere il settore privato e la creazione di posti di lavoro. Un miliardo di dollari è stato annunciato dalla Banca interamericana di sviluppo. Inoltre, un numero elevato di Stati e altri stakeholder si sono impegnati a sostenere rifugiati e comunità di accoglienza per oltre 2 miliardi di dollari. Il settore privato ha sottoscritto la gamma di impegni più ampia di sempre a favore delle persone costrette alla fuga, promettendo oltre 250 milioni di dollari. Tramite queste iniziative, almeno 15mila posti di lavoro saranno disponibili per i rifugiati.
Il Forum rappresenta un elemento chiave del nuovo Global compact sui rifugiati adottato dagli Stati membri delle Nazioni Unite a New York a dicembre 2018. Secondo quanto previsto dal Global compact, il prossimo Forum si svolgerà a fine 2023.