NEW YORK, 17 OTTOBRE – Promuovere sistemi agroalimentari sostenibili attraverso un multilateralismo efficace, che ponga al centro l’azione climatica, l’esigenza di un maggior coinvolgimento delle donne e la definizione di strategie integrate di assistenza umanitaria e sviluppo. Questo il messaggio portato oggi al Palazzo di Vetro dall’Italia, nel quadro delle celebrazioni del World Food Day.
Riaffermando l’impegno dell’Italia per il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2 e 3, relativi alla lotta alla fame nel mondo e alla promozione di diete e di stili di vita sani, il Vice Rappresentante Permanente italiano all’ONU, Ambasciatore Stefano Stefanile, ha evidenziato la priorita’ che l’Italia assegna, nel quadro della Decade per la Nutrizione dell’ONU, a diete sane, fondate su evidenze scientifiche, e in particolare alla promozione delle diete tradizionali – come la Dieta Mediterranea – e dei sistemi di produzione tradizionali, in grado di valorizzare il territorio e i piccoli produttori, beneficiando anche delle nuove tecnologie.
Richiamando le parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ieri alla FAO, Stefanile ha affermato che l’Italia sarebbe onorata di poter ospitare il World Food Systems Summit dell’Onu nel 2021. L’Italia già ospita il polo agro-alimentare dell’Onu (Fai, Pam e Ifad) e la European Food Safety Authority; ha cofacilitato l’adozione da parte dell’Assemblea Generale della Dichiarazione Politica sulle malattie non trasmissibili, come le patologie cardiache e l’obesita’; ed e’ stata nel 2010 tra i paesi promotori dell’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio intangibile dell’Unesco. (@OnuItalia)