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Annuncio Conte a Biarritz: da Italia +15% Global Fund contro HIV, tbc, malaria

BIARRITZ, 26 AGOSTO – “L’Italia aumenterà il suo contributo al Fondo Globale per la lotta ad Aids, Tubercolosi e Malaria nel triennio 2020-2022. Ridurre le diseguaglianze, rafforzare i sistemi sanitari dei Paesi in via di sviluppo e porre fine alle epidemie sono priorità che dobbiamo perseguire”. Lo ha annunciato da Biarritz il premier dimissionario Giuseppe Conte, con un post pubblicato il 25 agosto su Twitter. L’annuncio fa seguito alla richiesta di un mese avanzata da un gruppo di ong e rappresentanti della società civile tra cui Lila e Oxfam Italia di impegnarsi a incrementare del 15%, da 140 a 161 milioni di euro, il contributo italiano al Fondo istituito nel 2002 per dare una risposta concreta alle epidemie che stavano devastando intere generazioni e affliggendo le popolazioni più povere ed emarginate del mondo.

L’Italia oggi è il nono donatore pubblico del Fondo con un contributo complessivo di 971,09 milioni di euro versati finora all’ultima Conferenza di Rifinanziamento che si è svolta nel 2016 ha incrementato il contributo del 40%, passando da 100 a 140 milioni.

La prima reazione all’annuncio è stata proprio quella del Fondo: “Siamo estremamente grati di vedere l’Italia intensificare la lotta”, ha dichiarato il direttore Peter Sands, seguito da Bill Gates. “Ringraziamo l’Italia per il continuo supporto nella lotta globale contro HIV, tubercolosi e malaria. Insieme, possiamo salvare milioni di vite e accelerare i progressi verso la fornitura di una copertura sanitaria universale per tutti“. Grande soddisfazione anche da parte dell’organizzazione anti-povertà ONE, fondata dal frontman degli U2 Bono: “Al di là dell’incertezza politica attuale – ha commentato la referente di ONE per l’Italia, Emily Wigens,- quella che ci arriva da Biarritz è un’ottima notizia. L’aumento del contributo italiano al Fondo Globale rappresenta un segnale importante della volontà dell’Italia di continuare a giocare un ruolo di leadership nell’ambito della salute globale. I 161 milioni di euro annunciati dall’Italia contribuiranno a salvare centinaia di migliaia di vite, un risultato di cui ogni italiano potrà dirsi orgoglioso”.

E lo stesso Bono, in un commento a seguito dell’annuncio dell’Italia, così come della Germania, dal G7 di Biarritz, ha dichiarato che “ad essere onesti, la lotta contro queste malattie killer è recentemente diventata una sfida in un mondo scettico nei confronti del multilateralismo. Se il Fondo Globale sarà pienamente rifinanziato alla conferenza di ottobre, non solo manterrà viva la speranza per milioni di persone che vivono con AIDS, tubercolosi e malaria, ma manterrà viva anche la speranza per la cooperazione internazionale e i nostri valori condivisi, che stanno affrontando tempi molto difficili. Sarebbe una vittoria per il buon senso e per il bene comune.”

Il Fondo opera in più di 100 paesi e concentra il 92% delle risorse nei Paesi a reddito basso e medio-basso che registrano un’alta incidenza delle tre malattie, con il 65% dei programmi attuati in Africa Sub-Sahariana. Alcuni dei Paesi in cui opera il Fondo, soprattutto africani, sono prioritari per la Cooperazione italiana (ad esempio Etiopia, Mozambico, Sudan). Solo nel 2017, tra i risultati conseguiti in tali Paesi, 17.5 milioni di persone sono state beneficiarie di trattamento antiretrovirale contro l’AIDS e 79 milioni di persone esaminate, 5 milioni di persone in cura contro la tubercolosi, 197 milioni di reti anti-zanzare trattate e distribuite ed un terzo delle proprie risorse investite per il rafforzamento complessivo dei sistemi sanitari.

Il prossimo ottobre Lione ospiterà la sesta conferenza sul Rifornimento del Global Fund, che sta cercando di raccogliere almeno 14 miliardi di dollari nei prossimi tre anni con l’obbiettivo di salvare 16 milioni di vite, ridurre il tasso di mortalità per l’Adis, la tubercolosi e la malaria a metà e costruire sistemi sanitari più forti entro il 2023. In quest’ottica la conferenza sulla ricostituzione dei fondi globali mira a mobilitare ulteriormente gli sforzi per eliminare queste tre malattie nel 2030. (@OnuItalia)

 

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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