ROMA, 24 LUGLIO – “Le Nazioni Unite non c’erano in Libia e se oggi l’Unhcr è presente lo si deve molto allo sforzo fatto dall’Italia. Abbiamo spinto le Nazioni Unite a tornare in Libia. Anche se ancora non è una presenza sufficiente, questo è sotto gli occhi di tutti”. Lo ha detto Mariangela Zappia, rappresentante permanente d’Italia presso l’Onu, intervenendo all’evento ‘Diplomazia per l’Italia – Sicurezza e crescita in Europa e nel mondo’, che anticipa l’annuale Conferenza degli ambasciatori e ambasciatrici al via oggi a Roma. Ambasciatrici come parola chiave. Un segnale importante per dire che le donne in diplomazia ci sono e ci saranno sempre più per portare il loro contributo alla politica estera del Paese.
“Sul campo – ha detto Zappia – si fa diplomazia a tutti i livelli, la Libia con tutte le sue complessità è un esercizio di diplomazia quotidiano in e tutti i consessi c’è uno sforzo diplomatico per allineare le posizioni. Una soluzione può avvenire solo da questo”.
“Chiediamo impegno e risorse perché la nostra diplomazia possa continuare a esserci in tutto il mondo”, ha sottolineato il segretario generale del ministero degli Esteri, Elisabetta Belloni, ricordando la terzietà rispetto alla politica: “Noi non siamo maggioranza né opposizione e isoliamo chi non rispetta queste regole”.
L’appuntamento al Parco della Musica ha visto una serie di tavole rotonde dedicate ad analizzare gli scenari geopolitici in cui l’Italia è più impegnata: l’Europa e il Mediterraneo, con un focus particolare sulla Libia dove – ha ribadito il consigliere diplomatico del presidente del Consiglio, Pietro Benassi – l’Italia deve insistere “per una soluzione politica”. (@OnuItalia)