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martedì, Novembre 5, 2024

Ambiente: 7000 università del mondo dichiarano l’ ‘emergenza climatica’, ‘Non c’e più tempo’

NEW YORK, 12 LUGLIO – I rappresentanti di una rete che riunisce oltre 7000 istituti di istruzione universitaria e superiore di tutti i continenti hanno lanciato da New York una ‘dichiarazione di emergenza climatica’. Nel comunicato emesso al termine dell’incontro i partecipanti affermano di volersi impegnare per rispondere ad una crisi sempre più profonda, diffondendo tra i propri studenti un piano d’azione in tre tappe:

1 – Impegno a raggiungere il livello di zero emissioni entro il 2030 o al più tardi il 2050.

2 – Mobilitare il massimo delle risorse per la ricerca orientata ad azioni di contrasto al cambiamento climatico.

3 –  Aumentare la diffusione dell’educazione all’ambiente e alla sostenibilità nei curricula degli studenti, nei campus e il raggio d’azione dei programmi comunitari.

Il documento, stilato dalla Alliance for Sustainability Leadership in Education, EAUC, l’organizzazione per l’azione climatica negli istituti superiori degli Stati Uniti, Second Nature e l’Alleanza per l’ambiente Youth and Education dell’ONU, sancisce per la prima volta l’unione delle scuole superiori e delle università in un impegno collettivo per rispondere all’emergenza climatica. Il testo sarà condiviso durante l’incontro dei ministri riuniti a New York oggi in occasione dell’iniziativa dedicata all’educazione alla sostenibilità nelle scuole superiori.

Firmata da numerose università tra cui la Strathmore University del Kenya, la Tongji University in Cina, la Kedge Business School in Francia, l’università di  Glasgow in Inghilterra, la California State University, la Zayed University degli  Emirati Arabi e l’università di Guadalajara in Messico, la nota è stata anche sottoscritta da alcuni dei maggiori network globali di educazione come la  Global Alliance e la Globally Responsible Leadership Initiative.

”Quello che noi insegniamo modella il futuro. Accogliamo questo impegno delle università di arrivare alle Zero emissioni entro il 2030 e aumentare i loro sforzi nei campus – ha detto Inger Andersen, Direttore esecutivo dell‘Onu per l’ambiente – i giovani sono sempre più all’avanguardia nella richiesta di maggiori azioni per affrontare le sfide climatiche e ambientali. Le iniziative che coinvolgono direttamente i giovani in questo lavoro critico rappresentano  un grande contributo per raggiungere la sostenibilità ambientale”.

Esempi di buone pratiche per la sostenibilità nei campus sono rappresentati dall’università di Strathmore in Kenya, che utilizza energia pulita e ha installato un sistema fotovoltaico a 600 kilowatt, così come l’università cinese di Tonji, che ha investito significativamente nella diffusione dell’educazione alla sostenibilità nei suoi corsi e ha incoraggiato altre istituzioni a fare lo stesso. Negli Stati Uniti, l’università della California si è impegnata a raggiungere l’obiettivo di diventare ‘carbon neutral’ entro il 2025, mentre altre università come l’American University e la Colgate University, hanno già raggiunto questo obiettivo.

”I ragazzi di tutto il mondo sentono che scuole, college e università hanno reagito troppo lentamente di fronte alla crisi del clima che grava sulle nostre spalle – ha osservato Charlotte Bonner, a capo dell’organizzazione di Studenti per la Sostenibilità – Accogliamo con favore che c’è stata una ‘dichiarazione di emergenza climatica’, e riteniamo che non c’è tempo da perdere. Cercheremo di coinvolgere chi ancora non ha supportato questa iniziativa”.  Gli organizzatori si aspettano di arrivare a coinvolgere più di 10 mila istituzioni scolastiche e universitarie prima della fine del 2019 ed invitare i governi a supportare con incentivi chi vuole prenderne parte.

Maria Novella Topi
Maria Novella Topihttps://onuitalia.com
Maria Novella Topi è stata a lungo capo servizio della Redazione Esteri dell'Ansa. Tra le sue missioni l'Albania (di cui ha seguito per l'agenzia la caduta del comunismo e le successive rivolte), l'Iraq e la Libia. Ha lavorato per lunghi periodi nell'ufficio di corrispondenza di Parigi. Collabora da Roma a OnuItalia.

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