KARUIZAWA, 16 GIUGNO- Uscire dall’era geologica del Plasticocene.“E’ la battaglia di questa era. È improcrastinabile definire una strategia planetaria comune con tempi certi affinché il pianeta esca definitivamente dall’età della plastica monouso”, ha detto il ministro dell’Ambiente italiano Sergio Costa al G20 ambiente che si e’concluso oggi nella citta’ del Giappone nel corso nella sessione sull’inquinamento marino da plastica e gestione efficiente delle risorse.
Il G20 si e’concluso oggi: “Nel documento finale c’è un impegno della comunità internazionale a lottare contro l’inquinamento da plastica nei mari. È un buon risultato, un importante primo passo che adesso dovrà essere sostanziato da azioni concrete e da impegni sempre più stringenti”, ha detto Costa al termine dei lavori.
“La quasi totalità del marine litter – ha sottolineato il ministro nelsuo intervento – è originata da una scorretta o mancante gestione dei rifiuti, sia che derivi dal rilascio diretto nell’ambiente, per mancanza di consapevolezza delle conseguenze, o da lacune del ciclo della gestione dei rifiuti, sia urbani che industriali. Da questo punto di vista lo spostamento verso un modello economico circolare che massimizzi il reimpiego di materiali attraverso un’ottimizzazione della gestione dei rifiuti, rappresenta senza dubbio un modo efficiente per affrontare il problema del marine litter. L’Italia è già fortemente impegnata ad attuare delle politiche concrete per fronteggiare questo fenomeno nell’ambito del Piano d’azione sul marine litter del G7 e soprattutto nell’attuazione del Marine litter Action Plan, della Convenzione di Barcellona per la protezione del Mar Mediterraneo, perché crediamo fermamente che la dimensione regionale sia e debba essere quella più adatta a consentire politiche efficaci ed iniziative concretee che le convenzioni e gli accordi regionali possano costituire un importante strumento in questo senso”. (@OnuItalia)