GINEVRA, 11 GIUGNO – La lettera inviata lo scorso 15 maggio dall’Onu all’Italia, secondo la quale il decreto sicurezza bis “è potenzialmente in grado di compromettere i diritti umani dei migranti” affronta la questione libica “con un approccio inadeguato e di stupefacente ristrettezza mentale”. E’ quanto si legge nella dura risposta italiana inviata all’Alto commissario Michelle Bachelet. Il testo di cui l’ANSA e’ entrata in possesso sottolinea anche che il rispetto dei diritti umani è “un obiettivo prioritario” del governo italiano.
La risposta italiana si articola in una lettera del rappresentante permanente dell’Italia presso le organizzazioni internazionali a Ginevra, Gian Lorenzo Cornado, e di una serie di precisazioni del ministero degli Esteri. Tra le altre cose, l’ambasciatore critica il fatto che la lettera dell’Onu sia stata fatta trapelare sui media italiani giorni prima del comunicato stampa ufficiale, mentre era in corso la campagna elettorale per le elezioni europee e che la lettera “non si sia astenuta dal criticare quello che era una mera bozza di decreto, non ancora presentata per la discussione in Consiglio dei ministri”. Questo, scrive il diplomatico, “non sembra aver garantito” l’imparzialità della missiva stilata da sei esperti dell’Ufficio dell’Alto Commissario sui diritti umani dei migranti.La lettera del 15 maggio chiedeva all’Italia di “ritirare le direttive anti-ong e fermare il dl Sicurezza bis” perché “in violazione dei diritti umani”.
Nella risposta italiana si fa notare che “il trasferimento ripetuto di migranti da parte di alcune Ong, con l’obiettivo di dirigersi in Italia, è un tassello di una catena più articolata che porta a infrangere le disposizioni per l’ingresso legale nel territorio, il cui rispetto ricade tra le competenze primarie del ministro dell’Interno. Queste condotte reiterate – prosegue il testo – consentono di raggiungere l’obiettivo dei trafficanti”. Nella risposta si reitera “l’enorme complessità del fenomeno che l’Italia sta affrontando, epocale e senza precedenti” e per il quale “l’Italia non è stata di fatto adeguatamente sostenuta dalla comunità internazionale” ricordando al contempo “lo sforzo intrapreso dal governo per lottare contro trafficanti e attività criminali”. (@ANSA)