VIENNA, 10 GIUGNO – E’ stato presentato al Consiglio dei Governatori dell’Aiea a Vienna il rapporto 2018, da sottoporre alla Conferenza Generale, che fa il punto sull’attività dell’Agenzia per l’energia atomica nel suo lavoro di promozione delle applicazioni pacifiche del nucleare e delle misure di sicurezza ad esse connesse.
Nel suo discorso di apertura il direttore generale Yukiya Amano ha sottolineato i passi compiuti dall’organizzazione nel corso del 2018 tesi a contribuire agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e le collaborazioni di partnership, come quella con ARCAL (Regionale cooperation Agreement for the Promotion of Nuclear Science and Technology in Latin America and the Regional CooperCaribbean).
Ma soprattutto l’Agenzia per l’energia atomica si è detta “preoccupata per le crescenti tensioni” intorno al programma nucleare iraniano, dopo che Teheran ha annunciato che non rispetterà più alcune delle restrizioni imposte dall’accordo del 2015. “Spero che possiamo trovare un modo per ridurre le tensioni attraverso il dialogo”, ha detto il direttore generale Yukiya Amano. Due settimane fa l’ultimo rapporto degli ispettori dell’Aiea affermava che gli stock di uranio e acqua pesante dell’Iran erano aumentati ma restavano sempre nei limiti fissati dall’accordo. ”Come ho spesso sottolineato – ha spiegato Amano – gli impegni presi dall’Iran nell’accordo del 2015 sono una carta significativa per la verifica nucleare ed è quindi essenziale che Teheran continui a rispettarli”.
L’8 maggio l’Iran aveva fatto sapere che, dopo l’annuncio di nuove sanzioni americane, non si sentiva più vincolata da alcune restrizioni imposte dall’accordo, soprattutto quelle relative agli stock di uranio arricchito e acqua pesante.
Quanto alle altre attività, i settori di intervento sono stati lo scorso anno salute e nutrizione, sicurezza nucleare e cibo e agricoltura. Quanto alla salute, ha aggiunto Amano , ”il cancro rimane uno dei focus del nostro lavoro’” e in questo campo ”sono stati compiuti significativi progressi’’, grazie anche all’aiuto fornito a molti paesi per creare o rafforzare servizi di medicina nucleare, trattamenti di radioterapia e per istituire corsi di addestramento per specialisti, compresi oncologi e fisiologi.
Tra i paesi che si sono giovati della collaborazione dell’Aiea, Amano ha citato Serbia, Uganda e Cambogia che ha inaugurato il suo primo Centro Nazionale dei Tumori. In questo senso il direttore generale ha raccomandato ”a tutti gli stati membro di mantenere i contributi ad un livello che possa soddisfare la crescente domanda dei nostri servizi”.
Amano ha anche annunciato che il gruppo che preparerà la Dichiarazione ministeriale per la Conferenza internazionale sulla sicurezza nucleare del 2020 ha cominciato a lavorare, con l’augurio che ”riesca a consolidare le conquiste fatte dall’Agenzia nella passata decade e a contribuire a tracciare il nostro approccio per gli anni a venire”.
(@novellatop, 10 giugno 2019)