NEW YORK, 28 MARZO – La situazione lungo la “Blue Line” che segna il confine tra Libano e Israele e’ stata al centro di un briefing del Generale Stefano Del Col, capo missione e force commander di UNIFIL, davanti al Consiglio di Sicurezza. “UNIFIL vigila sulla cessazione delle ostilità e appoggia l’Esercito Libanese e il piano Action for Peacekeeping del Segretario Generale Antonio Guterres”, ha detto il generale italiano che ha parlato davanti al Consiglio assieme al capo del peacekeeping Onu, Jean-Pierre Lacroix, e all’inviato Onu per il Libano, Jan Kubis.
Il Generale Del Col e Kubis hanno avuto anche un incontro con gli ambasciatori dei Paesi contributori di truppe a UNIFIL e dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza. Fanno parte di UNIFIL, che ha compiuto 41 anni pochi giorni fa, 10.500 militari di 42 Paesi (un migliaio gli italiani) e circa mille civili e personale internazionale.
Il briefing in Consiglio, che ha avuto al centro l’attuazione della risoluzione 1701 anche sullo sfondo della scoperta di tunnel segreti tra Libano e Israele lungo la Blue Line, e’ stato il primo di Kubis da quando e’ stato nominato inviato speciale della regione. “Sono stati fatti progressi ma ci sono ancora aree su cui lavorare”, ha detto l’inviato, esprimendo gratitudine per il continuo consenso internazionale per la sicurezza, stabilita’ e sovranità del Libano.
Lacroix e’ tornato due settimane fa da una visita di cinque giorni in Libano durante la quale ha avuto colloqui di alto livello come le autorita’ di Beirut e visto di prima mano il lavoro cruciale dei caschi blu nella parte meridionale del Paese. Negli incontri con il presidente Michel Aoun, lo Speaker del Parlamento Nabih Berri, il Primo Ministro Saad Hariri, il Ministro degli Esteri Gebran Bassil, il Ministro della Difesa Elias Bou Saab, il capo delle LAF Generale Joseph Aoun e il capo della Sicurezza Abbas Ibrahim, il capo del peacekeeping ONU ha sottolineato l’importanza della cooperazione del governo libanese con UNIFIL per mantenere al calma nel sud del Libano. (@OnuItalia)