NEW YORK, 28 MARZO – Cinquanta sfumature di rosso per portare l’attenzione sui temi del clima che cambia in una Venezia sulla linea del fronte dell’emergenza a cui sta andando incontro il mondo. Magazzino for Italian Art, museo e fondazione creati da Giorgio Spanu e Nancy Olnick, e la Rappresentanza Permanente dell’Italia all’Onu hanno presentato una installazione dell’artista americana Melissa McGill che da maggio a settembre, in coincidenza con la 58esima Biennale, porterà nella citta’ sulla Laguna un programma di “regate rosse”: cinquanta barche con la tradizionale vela “al terzo”, quella che si abbassa per passare sotto i ponti, per creare consapevolezza di come il cambiamento climatico sta rapidamente impattando su un ecosistema cosi’ fragile come quello della Serenissima, ma non solo.
Clima: 50 vele rosse a Venezia; Italia all’Onu e Magazzino presentano “Regata Rossa” di Melissa McGill
Fotografie, un video e una serie di schizzi che illustrano il work in progress sono collocati strategicamente attorno e sul tavolo dove in Rappresentanza si negoziano accordi come quelli legati al cambiamento del clima. “Come risponde Venezia a questa sfida. Le regate rosse di maggio e settembre coincideranno con le date in cui proprio qui all’Onu cercheremo di prendere misure concrete per combattere questa sfida”, ha detto la Rappresentante Permanente d’Italia all’Onu Mariangela Zappia.
Oggi al Palazzo di Vetro c’e’ stato il primo di questi incontri a cui ha partecipato il ministro dell’Ambiente Sergio Costa: “Vedere le vele rosse, legare l’antica tradizione della navigazione della Laguna con la tutela dell’ambiente significa mettere arte e ambiente sulla stesso piano”, ha detto Costa. “La vela trapezoidale, il rosso con varie tonalità, la chiglia piatta della barca sono tutti elementi che riempiranno da maggio in poi la Laguna di Venezia di colori e di storia e ci faranno riflettere sulla problematica dell’aggressione dei cambiamenti climatici per farci capire che l’arte e’ ricerca e che l’ambiente e’ ricerca di un ambiente sano. Arte e ambiente camminano assieme”. Costa ha poi sottolineato di esser venuto all’Onu per raccontare la storia un’Italia che sta diventando leader nella tutela ambientale, “che ha una visione ambientale molto forte e concreta e anche molto colorata come possiamo vedere qui”.
Melissa McGill, che fa la spola con Venezia da trent’anni e che va in barca con la vela al terzo avendo imparato dai veneziani la speciale relazione tra acqua e vento, ha dipinto le tradizionali vele bianche nelle 50 sfumature ispirate dai diversi toni di rosso che si vedono a Venezia – i tetti, i mattoni, i riferimenti a Tintoretto e Tiziano, la storia del commercio di quel pigmento, ma anche “passione, energia e lutto per i cambiamenti” – in un workshop con un gruppo di studenti di arte e architettura a Spazio Thetis nel sito storico dell’Arsenale donato per l’occasione: “Ho visto di prima mano i cambiamenti nella citta’ e l’acqua che sale. Credo nell’arte pubblica e uso la mia voce come artista per creare consapevolezza sull’ambiente e su questa speciale dimensione di Venezia”. (@OnuItalia)