NEW YORK, 20 MARZO – L’Italia quest’anno e’ piu’ felice che in passato: nel World Happiness Report che, per il settimo anno consecutivo, oltre a fare il punto sul tasso di felicità mondiale, diffonde la classifica delle Nazioni più felici del globo, in testa come in passato e’ la Finlandia, ma il nostro paese è in risalita: è passata infatti dal 47esimo al 36esimo posto.In tutto il mondo il 20 marzo si celebra la Giornata mondiale della felicità. L’iniziativa, istituita dalle Nazioni Unite nel 2013, è accompagnata dalla pubblicazione del rapporto annuale che, per il settimo anno consecutivo, oltre a fare il punto sul tasso di felicità mondiale, diffonde la classifica delle Nazioni più felici del globo. Il rapporto, sostenuto dalla Fondazione Ernesto Illy, e’ stato tenuto a battesimo oggi a New York da Andrea Illy, dalla Rappresentante Permanente d’Italia all’Onu Mariangela Zappia, dall’economista Jeffrey Sachs con ambasciatori di vari paesi e rappresentanti del mondo accademico.
Il World Happiness Report, prodotto in base a dati Gallup dalla “Sustainable Development Solutions Network” della Columbia University guidata da Sachs, esamina la percezione della felicità dei cittadini di 156 Stati. Oltre al primo posto della Finlandia, altri Paesi hanno consolidato le loro posizioni rispetto agli anni scorsi. Al secondo posto infatti si piazza la Danimarca, patria della “filosofia della felicità” nota come hygge, seguita da Norvegia, Islanda, Olanda, Svizzera, Svezia, Nuova Zelanda, Canada e Austria. “Viviamo in un momento di transizione verso una nuova era e questo genera incertezza. Ecco dunque che la felicita’ sociale e’ più rilevante che mai, non solo per noi ma anche per le prossime generazioni”, ha detto Illy passando poi il microfono alla Zappia.
“La felicità e il benessere delle persone rappresentano il fine ultimo e la missione di ogni società e governo. L’Agenda 2030 offre la cornice di riferimento più onnicomprensiva per conseguire questo obiettivo coniugando le dimensioni sociale, economica, politica e ambientale della vita individuale e collettiva,” ha detto la Rappresentante Permanente italiana secondo cui “felicità e’ il prodotto della combinazione dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Le politiche pubbliche devono tener conto in maniera coerente di tutti i fattori sociali, economici ed ambientali che incidono sul benessere della persona. Si tratta di un cambio di prospettiva fondamentale, culturale e politico. L’Italia è stata tra i primi paesi ad adottare questo paradigma, integrando nella sua programmazione finanziaria dodici indicatori correlati al conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.” Del resto quello che viene definito “lo stile di vita italiano” altro non e’ che “una combinazione della difesa dei diritti e delle libertà fondamentali con un patrimonio di arte e cultura e con stili di vita equilibrati e diete salutari propri della nostra tradizione e del nostro rapporto con il territorio”, ha detto l’Ambasciatrice.
Il rapporto analizza l’evoluzione del livello di felicità mondiale dal 2005-2006. Secondo i dati raccolti da Gallup da quel primo report, la felicità nel mondo è calata negli ultimi anni. Sono in aumento le “emozioni negative”, in special modo in Asia e Africa che sono più tristi, preoccupate e arrabbiate. Yemen, India, Siria, Botswana e Venezuela sono le Nazioni che hanno subito un calo significativo della felicità a causa di fattori economici, politici e sociali negativi.
Il World Happiness Report 2019 sottolinea la relazione tra felicità e comunità, lanciando il tema “Happier Together”, che letteralmente significa “più felici insieme”. Lo scopo è concentrarsi su ciò che si ha in comune, più che su ciò che divide le persone. Uno dei temi più sentiti nel rapporto è la partecipazione degli individui alla società attraverso il voto, Internet e i big data, oltre a un’attenzione alle varie dipendenze, dall’abuso di sostanze al gioco d’azzardo, fino all’utilizzo incontrollato dei media digitali. Secondo Jeffrey Sachs, direttore del Sustainable Development Solutions Network, “l’uso compulsivo di sostanze e comportamenti di dipendenza stanno causando grave infelicità. I governi, le comunità e le aziende dovrebbero utilizzare questi indicatori per mettere in pratica nuove politiche finalizzate a superare queste fonti di infelicità”. Sachs ha spiegato che “siamo in un’era di tensioni crescenti ed emozioni negative, come dimostrato dalla ricerca, e questi risultati fanno emergere questioni urgenti che devono necessariamente essere affrontate”. Secondo l’esperto il World Happiness Report è uno strumento che offre ai governi di tutto il mondo e ai suoi cittadini l’opportunità di ripensare le politiche pubbliche e le scelte di vita individuali al fine di migliorare il livello di felicità e benessere dei singoli.
La Giornata mondiale della felicità viene celebrata sia online sia con eventi in tutto il mondo. A coordinare le azioni della giornata è l’associazione inglese Action for Happiness, che ad oggi conta 60mila iscritti. Anche in Italia la Giornata mondiale della felicità verrà celebrata con alcune iniziative. Nel 2017 la sezione italiana dell’associazione Action for Happiness ha lanciato il corso “Esplorare quello che conta”. L’obiettivo è scoprire come vivere una vita più felice e più in armonia con gli altri e con l’ambiente. Il corso “Esplorare quello che conta” può’ essere seguito a Vicenza, Genova, Novate Milanese, Treviso, Bergamo e Milano. (@OnuItalia)