NEW YORK, 15 MARZO – Cerimonie si sono tenute oggi presso le sedi delle Nazioni Unite a New York e Ginevra per ricordare e onorare lo staff dell’Onu che ha perso la vita nel disastro del volo 302 della Ethiopian Airlines, precipitato domenica poco dopo il decollo da Addis Abeba, uccidendo tutti le 157 persone a bordo. “Ci uniamo nella tristezza e nella solidarietà per rendere omaggio ai nostri compagni della famiglia ONU che sono morti”, ha detto il segretario generale António Guterres, dopo aver deposto una corona in ricordo dei 21 membri dello staff che hanno perso la vita, tra loro Virginia Chimenti e Maria Pilar Buzzetti del WFP.
“In questo modo, ricordiamo anche tutte le vittime del disastro aereo che ha causato così tante vittime – compresi i partner della società civile e gli operatori umanitari”, ha detto Guterres, inviando le “più sentite condoglianze” alle famiglie. Otto italiani hanno perso la vita: Paolo Dieci, uno dei fondatori del CISP e presidente di Link 2007; Sebastiano Tusa, l’assessore della Regione Sicilia per la cultura italiano, che stava andando a Nairobi per partecipare ad un evento UNESCO sull’archeologia sottomarina. Altri tre italiani lavoravano per la Ong Africa Tremila: Carlo Spini, sua moglie Gabriella Viggiani e il tesoriere, Matteo Ravasio. Rosemary Mumbi, una “sorella” dei Testimoni di Geova e’ nella lista delle vittime.
“Nessuno di loro sarà mai dimenticato”, ha assicurato Guterres mentre a Ginevra, il direttore generale delle Nazioni Unite Michael Møller, ha detto che i morti nel disastro “sono tutti i nostri eroi” e che la loro eredità, la loro memoria, l’esempio che hanno impostato per tutti noi – non sarà mai dimenticato”. (@Onuitalia)