ROMA, 7 MARZO – Come ogni anno l’Unicef è in prima fila a fianco delle donne e delle bambine in occasione dell’8 marzo. Per quest’anno ha lanciato la campagna #PossoFareCiòCheVoglio. In alcuni paesi del mondo – scrive l’Agenzia dell’Onu – essere donna significa rischiare di essere una sposa bambina, subire mutilazioni genitali, non avere l’opportunità di studiare né di poter avere sogni da realizzare. In altri paesi invece vuol dire fare più fatica per affermarsi sul posto di lavoro, scegliere tra carriera o famiglia, guadagnare meno di un collega uomo.
L’Unicef invita quindi ad ”avere il coraggio di costruire un mondo dove ogni bambina possa sognare di diventare un’astronauta, un chirurgo o un pugile o una principessa. Dove ogni donna, di oggi e di domani, possa dire #PossoFareCiòCheVoglio”.
”Dobbiamo imparare ad usare bene le parole perché solo usandole bene affermeremo le uguaglianze e non gli stereotipi. La parità di genere è un diritto umano, non un modo di dire – afferma ancora l’Agenzia che si occupa di infanzia e invita a partecipare ”per te, per tua figlia, per tua sorella o una tua amica e per tutte quelle donne che hanno la forza di dire #PossoFareCiòCheVoglio”.
(@novellatop, 7 marzo 2019)