ROMA, 19 FEBBRAIO – Le crisi umanitarie in corso in Siria e in Yemen sono state al centro di un tavolo tecnico alla Farnesina tra la Vice Ministra agli Esteri e alla Cooperazione, Emanuela Del Re, e le ONG italiane impegnate in quell’area. La riunione ha consentito di condividere informazioni aggiornate, ascoltare le criticità riscontrate dagli operatori sul campo, e raccogliere proposte utili ad assicurare l’efficace coordinamento tra il MAECI e le organizzazioni italiane che operano in queste aree di conflitto che continua a registrare situazioni drammatiche.
Ad esempio in Siria l’UNHCR nel corso degli ultimi nove giorni – insieme alle altre agenzie delle Nazioni Unite e alla Syrian Arab Red Crescent (SARC) – ha preso parte a una delle missioni umanitarie più complesse e su vasta scala degli otto anni trascorsi dall’inizio della crisi siriana. Il convoglio ha consegnato aiuti umanitari a più di 40.000 persone, bloccate nel remoto accampamento improvvisato di Rukban, nel sud-est della Siria, che ne avevano un disperato bisogno.
Si è trattato del secondo convoglio organizzato dall’interno della Siria, dopo il primo del novembre del 2018. Sulla base di precedenti valutazioni, si è stabilito che quest’ultimo convoglio, per una missione della durata di una settimana, dovesse includere più di 300 persone tra operatori umanitari e volontari, oltre a più di 100 camion carichi di aiuti.
Il convoglio ha consegnato cibo, medicinali, apparecchiature mediche, attrezzature invernali, vestiti e kit igienici per donne e ragazze. Sono stati distribuiti anche aiuti specifici per i bisogni nutrizionali, quelli relativi all’istruzione e per i bambini. Insieme ai suoi partner umanitari, l’UNHCR ha monitorato sia la distribuzione degli aiuti che le fasi successive al fine di accertarsi che i civili più vulnerabili ricevessero l’assistenza di cui hanno bisogno.
Le condizioni dei rifugiati a Rukban sono disperate. È una terra di nessuno, in cui mancano praticamente tutti i servizi, e l’accesso all’acqua potabile è estremamente limitato. Persino l’assistenza sanitaria di base è assente, e in generale le condizioni sanitarie sono drammatiche. Donne, bambini e persone con disabilità sono i più vulnerabili, privi di sostegno e abbandonati a loro stessi. I prezzi dei beni che raggiungono il campo e circolano al suo interno sono troppo alti, e la maggior parte delle famiglie non può permetterseli.
(@novellatop, 19 febbraio 2019)