ROMA, 16 GENNAIO – La Comunità di Sant’Egidio ha organizzato a Roma una due giorni denominata ”Europeans For Peace”, momento di condivisione con il quale giovani di 14 paesi insieme con la Comunità cercano di realizzare un’alternativa a un’Europa che esclude. Per gli organizzatori infatti l’isolamento e la solitudine rischiano di essere gli unici ideali che guidano la propria vita; l’incontro con i poveri, ossia una solidarietà vissuta in prima persona, diviene l’alternativa, anche nella vita adulta.
La Comunità sottolinea che i giovani che sono intervenuti alla due giorni ”sono la generazione Y, ossia quelli che, nati tra gli anni ’80 e ’90, hanno vissuto un sogno europeo in espansione e l’avvento del web e che ora si trovano di fronte a un mondo diviso. L’interrogativo è come offrire un’alternativa alla globalizzazione dell’indifferenza, in un mondo competitivo dove sembra esaurito lo spazio per la solidarietà”.
L’incontro ha rappresentato ”un grande momento di costruzione concreta della pace, come è emerso da tante testimonianze di amicizia personale con i poveri e dal racconto della guerra, fatto dagli amici ucraini e russi, che nella preghiera e nell’incontro superano le ostilità”. Ma anche da chi viene dalla Siria o dall’Africa e che ora si sta integrando in Europa, desideroso di condividere il nuovo sogno di un continente senza muri, ben espresso dai corridoi umanitari, che hanno condotto da questa parte del Mediterraneo già decine di rifugiati.
(@novellatop, 16 gennaio 2019)