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martedì, Giugno 24, 2025

L’Italia si astiene sul primo accordo OMS contro le pandemie

GINEVRA, 20 MAGGIO – Per “riaffermare il principio della sovranita’ degli Stati” in materia di salute pubblica, l’Italia si e’ astenuta nel voto in Commissione sul primo Accordo pandemico dell’OMS provocando forti polemiche. “Apprezziamo che questo principio sia stato incluso nel testo dell’Accordo”, si legge nella motivazione della decisione italiana pubblicata sul sito della stessa organizzazione.

124 a favore, 11 astenuti

L’accordo e’ stato adottato formalmente oggi a Ginevra nel corso di una sessione plenaria dell’Assemblea Mondiale della Sanità, il principale organo decisionale dell’Oms. L’adozione fa seguito all’approvazione avvenuta ieri in Commissione con il voto delle delegazioni degli Stati membri dei Paesi membri (124 favorevoli, 11 astensioni. Tra gli astenuti, oltre l’Italia anche Iran, Russia e Israele. Il testo dovrà ora essere ratificato dopo una serie di documenti e accordi che pendono su diverse questioni ed entrera’ in vigore alla 60esima ratifica.

“La storica decisione della 78ª Assemblea Mondiale della Sanità è il coronamento di oltre tre anni di intensi negoziati avviati dai governi in risposta agli impatti devastanti della pandemia di Covid-19, e guidati dall’obiettivo di rendere il mondo più sicuro e più equo nella risposta a future pandemie”, ha annunciato l’Oms in un comunicato.

Ampio compromesso internazionale

Frutto di un ampio compromesso internazionale, l’Accordo è stato guidato da Sudafrica e Francia in qualità di co-presidenti, con il sostegno di Australia, Brasile, Egitto e Thailandia come vicepresidenti. Il testo definisce in 35 articoli i principi, gli approcci e gli strumenti per un migliore coordinamento internazionale in una vasta gamma di settori, al fine di rafforzare l’architettura sanitaria globale per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie. Approccio integrato One Health, rafforzamento dei sistemi sanitari nazionali, promozione della produzione locale di vaccini e strumenti medici, creazione di un sistema multilaterale di accesso e condivisione dei patogeni e dei benefici (Pabs), istituzione di una rete globale di logistica e approvvigionamento gestita dall’Oms, senza dimenticare la lotta alla disinformazione.

Il paragrafo sulla sovranita’ nazionale

In materia di sovranita’ nazionale si afferma che “nulla nel WHO Pandemic Agreement potrà essere interpretato come conferente al Segretariato dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, incluso il Direttore Generale dell’OMS, alcuna autorità per dirigere, ordinare, modificare o in altro modo prescrivere le leggi nazionali e/o interne, ove appropriato, o le politiche di qualsiasi Parte, né per imporre o in altro modo obbligare le Parti ad adottare azioni specifiche, come vietare o accettare viaggiatori, imporre obblighi vaccinali o misure terapeutiche o diagnostiche, o attuare lockdown”. Un paragrafo accolto “con favore” dalla delegazione italiana.

Tedros, “il mondo ora e’ piu’ sicuro”

“Il mondo è oggi più sicuro grazie alla leadership, alla collaborazione e all’impegno dei nostri Stati membri nell’adottare lo storico Accordo pandemico”, ha dichiarato il Direttore Generale Tedros Adhanom Ghebreyesus. “L’Accordo è una vittoria per la salute pubblica, la scienza e l’azione multilaterale. Garantirà che, collettivamente, possiamo proteggere meglio il mondo dalle future minacce pandemiche. È anche un riconoscimento da parte della comunità internazionale che i nostri cittadini, le nostre società e le nostre economie non devono essere lasciati indifesi per non patire nuovamente perdite come quelle subite durante il Covid-19”, ha aggiunto Tedros.

Kennedy Jr. invita altri Paesi al ritiro dall’OMS

Gli Stati Uniti, che stanno completando le procedure di ritiro, oggi non hanno partecipato al voto, mentre da Washington il ministro della Salute dell’amministrazione Trump, Robert Kennedy Jr., ha invitato altri Paesi ad unirsi agli Stati Uniti e a uscire dall’organizzazione: “Esorto i ministri della salute di tutto il mondo e l’OMS a considerare il nostro ritiro dall’organizzazione come un campanello d’allarme”, ha detto Kennedy riferendo di avere “già contattato” i Paesi che la pensano come loro e incoraggiano altri “a prendere in considerazione l’idea di unirsi a noi”. Gli Stati Uniti, che stanno completando le procedure di ritiro, oggi non hanno partecipato al voto. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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