8.9 C
New York
lunedì, Marzo 24, 2025

L’ONU celebra la prima Giornata Mondiale dei Ghiacciai

PARIGI, 21 MARZO – Nel primo giorno di primavera, l’UNESCO celebra la prima Giornata mondiale dei ghiacciai, un nuovo appuntamento annuale voluto dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo fondamentale che i ghiacciai rivestono nel sistema climatico e idrologico globale. L’iniziativa si inserisce all’interno del più ampio quadro del 2025, dichiarato Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con l’obiettivo di sensibilizzare la società sul ruolo essenziale dei “giganti bianchi” nel sistema climatico e idrologico globale.

In Italia le iniziative al Parco Adamello-Brenta

In Italia alla fine degli anni 50 le Dolomiti avevano 33 ghiacciai: oggi di attivi ne sono rimasti solo nove. I ghiacciai delle Dolomiti hanno perso il 56% della loro superficie pari a 105 milioni di tonnellate di ghiaccio. Il Parco Naturale Adamello Brenta, che racchiude fra i suoi confini il ghiacciaio più esteso delle Alpi italiane, quello dell’Adamello-Mandrone (ma non è l’unico), ha in programma tutta una serie di iniziative, rivolte sia ai trentini che ai turisti, e che verranno sviluppane anche in collaborazione con altri soggetti, la Provincia autonoma di Trento con il sistema delle aree protette, la Sat, il Muse, gli enti locali. Fra queste, la mostra sul tema che si è aperta venerdì 21 marzo alla Casa del Parco Geopark di Carisolo, realizzata dal Museo della Scienza e con il patrocinio, fra gli altri, del Comitato Glaciologico Italiano e dell’UNESCO. E poi trekking ad alta quota, escursioni tematiche “per tutti” assieme a personale esperto, per conoscere i ghiacciai e le loro dinamiche nell’era del cambiamento climatico, conferenze, mostre, progetti formativi rivolti alle scuole, la presentazione del docufilm “Il canto del ghiaccio”, che concorrerà anche al Filmfestival “Città di Trento”. Infine, la presentazione della versione finale del Database geomorfologico del Geoparco.

I ghiacciai come indicatori della crisi climatica

Le rapide variazioni nella quantità, frequenza e regolarità delle nevicate stanno già compromettendo in modo significativo l’approvvigionamento idrico, destabilizzando gli habitat naturali e minacciando i mezzi di sussistenza di milioni di persone. Una tendenza che rischia di aggravarsi ulteriormente in assenza di politiche efficaci e strumenti di governance adeguati.

Proprio in questo contesto, un evento organizzato a Parigi al quartier generale dell’UNESCO ha richiamato l’attenzione sulla crescente disattenzione verso gli accordi climatici internazionali, aggravata dall’uscita degli Stati Uniti dall’Accordo di Parigi e dal superamento della soglia critica di +1,5°C. Una situazione che, secondo i partecipanti, rende sempre più necessario rafforzare strumenti legali vincolanti, impegni multilaterali e meccanismi di cooperazione globale.

Proprio nel corso del panel conclusivo, Antonio Abreu, direttore della Divisione di scienze ecologiche e della Terra dell’UNESCO, ha lanciato un messaggio chiaro: “Viviamo in un mondo profondamente diverso da ieri, un mondo accelerato e complesso che richiede un adattamento altrettanto rapido. Tuttavia, i modelli di governance attuali risultano inadeguati: continuiamo a gestire il territorio con strumenti normativi anacronistici, che frammentano gli interessi collettivi e non riescono a cogliere la reale complessità del nostro tempo. È necessario un cambio di visione, capace di integrare diverse prospettive e adottare soluzioni innovative e coordinate.”

È in questo contesto che emerge con forza la necessità di nuovi strumenti di governance: trattati e accordi multilaterali che rafforzino la cooperazione, favorendo la condivisione di dati e conoscenze, colmando lacune nelle capacità tecniche e istituzionali, e promuovendo soluzioni diplomatiche. Le esperienze di cooperazione già avviate, come la Convenzione delle Alpi, quella dei Carpazi o le iniziative transfrontaliere nell’Hindu Kush Himalaya, dimostrano che modelli efficaci esistono e possono essere replicati.

Il monitoraggio come chiave per il futuro

Un ulteriore tema centrale è stato il rafforzamento delle attività di monitoraggio dei ghiacciai. Nonostante alcuni dati vengano raccolti da oltre un secolo, ampie aree montane rimangono prive di osservazioni sistematiche. Gli inventari globali e i database sui cambiamenti glaciali rappresentano risorse essenziali non solo per la comunità scientifica, ma anche per i decisori politici, fornendo basi concrete per sviluppare politiche climatiche basate su evidenze.

In un contesto globale segnato da crisi ambientali interconnesse, il futuro della criosfera diventa un banco di prova per la capacità della comunità internazionale di adottare modelli di governance all’altezza della complessità del mondo contemporaneo. (@OnuItalia)

OnuItalia
OnuItaliahttps://onuitalia.com
Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

Articoli Correlati

Rimani Connesso

4,527FansMi piace
7,156FollowerSegui

Ultimi Articoli