GINEVRA, 21 MARZO – In occasione della 58ma sessione del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite, in corso a Ginevra, l’Italia ha organizzato, insieme con Libano, Slovenia e l’Ufficio dell’Alto commissario Onu per i diritti umani (OHCHR), un side-event sull’importanza del coinvolgimento delle donne nei processi di pace e di sicurezza, in un contesto globale contraddistinto da sfide sempre più complesse, con l’obiettivo di promuovere una crescente partecipazione femminile nei processi decisionali a tutti i livelli.”In occasione del XXV anniversario dell’adozione della risoluzione 1325 (2000) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sull’agenda Donne, Pace e Sicurezza è importante rafforzare il ruolo delle donne nella prevenzione e risoluzione dei conflitti e la loro partecipazione nei processi di costruzione e mantenimento della pace” ha sottolineato il Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a Ginevra, Ambasciatore Vincenzo Grassi.
”Siamo candidati a diventare membro del Consiglio Diritti Umani per il mandato 2026-2028 e siamo fermamente determinati a voler continuare a rafforzare, in tale veste, il ruolo delle donne mediatrici, anche in linea con Raccomandazione Generale 40 del Comitato della Convenzione per l’eliminazione di tutte le forme di discriminazione contro le donne (CEDAW)”, ha ricordato l’Ambasciatore.
Luca Fratini, Coordinatore MAECI dell’Agenda Donne Pace e Sicurezza, ha evidenziato il sostegno dell’Italia alle organizzazioni della società civile e l’impegno nell’organizzazione di programmi di formazione sul tema, anche ricordando la prossima adozione del V Piano d’Azione Nazionale.
L’evento ha visto la partecipazione di rappresentanti della società civile italiana e libanese, sia tra i relatori che nel pubblico, e di rappresentanti del Comitato CEDAW, a dimostrazione dell’approccio collaborativo e inclusivo dell’Italia.