ROMA, 19 FEBBRAIO – La coordinatrice speciale delle Nazioni Unite per il Libano Jeanine Hennis-Plasschaert e il capo della missione UNIFIL e comandante della forza Ten. Gen. Aroldo Lázaro, hanno diramato una dichiarazione congiunta nella quale si ricorda che ieri ”è scaduto il periodo fissato per il ritiro delle Forze di Difesa Israeliane a sud della Linea Blu e il parallelo dispiegamento delle Forze Armate Libanesi nelle posizioni del Libano meridionale, come previsto dall’Intesa per la cessazione delle ostilità del 26 novembre 2024”.
Nel comunicato si sottolinea che ”un altro ritardo in questo processo non è quello che speravamo accadesse, anche perché continua una violazione della risoluzione 1701 (2006) del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Tuttavia, questo non deve far passare in secondo piano i progressi tangibili compiuti dall’entrata in vigore dell’intesa a fine novembre. Le Forze di Difesa Israeliane si sono ritirate dai centri abitati del Libano meridionale e le Forze Armate Libanesi si sono schierate in condizioni difficili, sostenendo il ritorno delle comunità e lavorando per ripristinare i servizi critici. Nel frattempo – è detto ancora nella nota congiunta – il nuovo presidente e il governo libanese sono determinati a estendere completamente l’autorità dello Stato in tutte le aree del sud e a consolidare la stabilità per evitare il ritorno del conflitto in Libano. Meritano un sostegno incondizionato in questo sforzo”.
Hennis-Plasschaert e Lazaro sottolineano che ”gran parte del duro lavoro per realizzare gli impegni presi nell’Intesa di novembre e nella risoluzione 1701 è ancora davanti a noi. Chiediamo a entrambe le parti di rispettare i loro obblighi. Un senso di sicurezza tra le comunità del Libano meridionale, che sono alle prese con la distruzione su larga scala dei loro villaggi e delle loro città, e tra i residenti del nord di Israele che hanno dovuto lasciare le loro case, non si costruirà da un giorno all’altro e non può derivare dalla continuazione delle operazioni militari. L’unica strada da percorrere è piuttosto quella di un impegno politico costante….In definitiva, Libano e Israele devono trasformare in realtà le soluzioni previste dall’Intesa di novembre e dalla risoluzione 1701, su entrambi i lati della Linea Blu. Le Nazioni Unite in Libano sono pronte a continuare a sostenere tutti gli sforzi in questa direzione”.