PARIGI, 27 GENNAIO – Il 27 gennaio 1945 le truppe russe entrarono nel campo nazista di concentramento e sterminio di Birkenau- Auschwitz e liberarono circa 7000 prigionieri sopravvissuti: ogni anno in questa data si celebra la Giornata Internazionale della Memoria delle vittime dell’Olocausto.
Nel suo messaggio in occasione della Giornata della Memoria, la Direttrice Generale dell’UNESCO Audrey Azoulay ha ricordato l’impegno dell’Organizzaizone affinché gli orrori del passato non vengano dimenticati.
Nel 1979 l’UNESCO ha proclamato il campo di Auschwitz sito del patrimonio mondiale, al fine di mobilitare la consapevolezza universale riguardo ad un fenomeno che era consistito nel desiderio di far scomparire una parte dell’umanità. L’anno scorso l’UNESCO, dopo 14 anni di negoziati, è riuscita a finalizzare la sottoscrizione di un accordo tra i sei Paesi della ex Yugoslavia per riaprire, in un nuovo padiglione, una mostra permanente ideata dall’architetto Daniel Libeskind.
L’UNESCO sostiene anche il progetto per la creazione di un nuovo centro di ricerca sull’odio, sull’estremismo e la radicalizzazione nella casa in cui risiedeva il comandante di Auschwitz Rudolf Höss, adiacente al campo. Il centro, chiamato ARCHER at House 88, offrirà borse di studio per giovani ricercatori in collaborazione con le Cattedre UNESCO dedicate alla ricerca sull’Olocausto e alla prevenzione dell’antisemitismo e dell’estremismo. Al fine di valorizzare il patrimonio culturale ebraic distrutto dai nazisti, l’UNESCO ha iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale i siti di Speyer, Worms e Mainz nel 2021 e i siti di Erfurt e la sinagoga El Ghriba a Djerba nel 2023.
Per evitare che la violenza antisemita, razzista e xenofoba venga scatenata tra l’ignoranza del passato, l’UNESCO e lo United States Holocaust Memorial Museum hanno sviluppato l’International Program on Holocaust and Genocide Education. Per 10 anni l’UNESCO ha lavorato con 24 paesi per assicurare che i curricula scolastici e i libri di testo riflettano il passato violento basandosi sui fatti, inoltre ha predisposto, insieme alla Commissione Europea, un programma formativo per insegnanti che è già operativo in 12 paesi.
Gli algoritmi dei social network amplificano la negazione dell’Olocausto, come dimostrato da un rapporto dell’UNESCO, per questo l’Organizzazione, insieme al World Jewish Congress, ha convinto Meta e TikTok a reindirizzare le persone che cercano informazioni sull’Olocausto verso un sito affidabile: AboutHolocaust.org. Disponibile in 19 lingue, il sito ha ricevuto oltre 4,4 milioni di visitatori nel 2024.