NEW YORK, 19 NOVEMBRE – Nei mille giorni dall’inizio della guerra in Ucraina l’Italia ha segnato il “tetro anniversario” in Consiglio di Sicurezza definendo l’invasione della Russia “non provocata e non giustificata”.
In un appello alla membership delle Nazioni Unite, il Rappresentante Permanente italiano all’Onu, Ambasciatore Maurizio Massari, ha chiesto alla comunita’ internazionale di restare “determinata” nell’assicurare che il diritto internazionale prevalga in tutti i luoghi dove viene sfidato.
Italia impegnata per pace globale in Ucraina
“L’Italia resta impegnata per una pace globale, giusta e duratura, in linea con la Carta delle Nazioni Unite, basata sui principi di sovranità, indipendenza, unità e integrità territoriale. La piena attuazione di questi principi è una questione che riguarda le Nazioni Unite nel suo complesso, poiché esse rappresentano le fondamenta che tengono unita la comunità internazionale”.
Ue, violazione sovranita’ ucraina riguarda tutti gli stati dell’ONU
Parlando a nome dell’Unione Europea, l’Ambasciatore dell’UE Stavros Lambrinidis ha dichiarato al Consiglio di Sicurezza che la violazione della sovranità dell’Ucraina da parte della Russia riguarda ogni singolo Stato Membro delle Nazioni Unite.
Ha sottolineato il recente attacco della Russia contro le infrastrutture civili dell’Ucraina, inclusi gli impianti energetici, che hanno lasciato il Paese con solo il 30% della sua capacità di produzione elettrica pre-bellica e “i più alti tassi di vittime civili dall’inizio dell’invasione su larga scala”.
“Non può esserci impunità per queste atrocità”, ha dichiarato l’Ambasciatore Lambrinidis, chiedendo che la Russia e i suoi leader siano ritenuti responsabili, secondo il diritto internazionale, per “le violazioni dei diritti umani ben documentate che stanno commettendo”. L’Ambasciatore ha inoltre esortato i Paesi terzi a cessare di sostenere la guerra della Russia, condannando in particolare i trasferimenti di armi che “violano palesemente molteplici risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite”.
Al termine della riunione del Consiglio, Lambrinidis ha letto una dichiarazione ai giornalisti a nome di Ucraina, Albania, Andorra, Argentina, Australia, Austria, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Canada, Croazia, Cipro, Cechia, Danimarca, Ecuador, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Islanda, Irlanda, Italia, Giappone, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Isole Marshall, Stati Federati di Micronesia, Monaco, Montenegro, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Macedonia del Nord, Norvegia, Palau, Paraguay, Polonia, Portogallo, Repubblica di Moldova, Repubblica di Corea, Romania, San Marino, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Uruguay, Regno Unito, Stati Uniti d’America e dell’Unione Europea.
“Mille giorni di guerra sono un tragico promemoria della necessità di rimanere risoluti nel garantire che il diritto internazionale prevalga, non solo in Ucraina ma ovunque venga messo in discussione. Questa aggressione in corso rappresenta una flagrante violazione dei principi della Carta delle Nazioni Unite, che tutti gli Stati Membri si sono impegnati a rispettare”, ha detto il rappresentante della Ue ribadendo che “questa guerra deve finire”.
Tajani a Vasavia per “Weimar Plus”
Nei mille giorni dall’inizio della guerra il ministro degli affari esteri italiano Antonio Tajani oggi a Varsavia ha partecipato ad un incontro con gli omologhi di 4 paesi Ue e la Gran Bretagna. All’incontro erano presenti anche Annalena Baerbock per la Germania, Jean-Noel Barrot per la Francia, Radoslaw Sikorski per la Polonia mentre Jose Manuel Albares per la Spagna e David Lammy per la Gran Bretagna hanno partecipato online. Nella riunione e’ intervenuta anche la nuova commissaria della Unione europea per gli affari internazionali Kaja Kallas.
Sikorski ha detto all’agenzia polacca Pap che l’incontro è il ritorno alla vecchia formula di consultazioni (in questo caso in un format definito “Weimar Plus”) fra i rappresentanti dei più grandi stati d’Europa. (@OnuItalia)