BEIRUT, 14 NOVEMBRE – Al termine di una visita di tre giorni in Libano – la terza dall’inizio dell’anno – il Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite per il peacekeeping, Jean-Pierre Lacroix, ha sottolineato che la risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza rimane il quadro di riferimento per il ritorno alla stabilità e per costruire il futuro del Paese.
Durante incontri con alti funzionari libanesi, tra cui il Presidente del Parlamento Nabih Berri, il Primo Ministro Najib Mikati, il Ministro della Difesa Maurice Sleem, il Ministro degli Esteri Abdallah Bou Habib e il Comandante dell’Esercito libanese, Generale Joseph Aoun, Lacroix ha ribadito la necessità che sia il Libano sia Israele si impegnino a rispettare pienamente i loro obblighi previsti dalla risoluzione.
Gratitudine di Lacroix ai contributori tra cui l’Italia
In riunioni con membri del corpo diplomatico e rappresentanti dei paesi che contribuiscono con truppe alla UNIFIL – tra questi l’Italia con circa 1200 unita’ – ha espresso sincera gratitudine per il loro continuo sostegno alla missione e per la sicurezza e la stabilità lungo la Linea Blu.
“I peacekeeper provenienti da quasi 50 paesi continuano a fare del loro meglio per svolgere i compiti assegnati, in condizioni molto difficili e impegnative,” ha dichiarato Lacroix. “Facendo ciò, stanno contribuendo a creare e mantenere lo spazio necessario affinché emerga una soluzione politica e diplomatica. Siamo estremamente grati a loro per la loro dedizione e impegno.”
Durante una visita a una posizione della UNIFIL a Mansouri e al quartier generale della missione a Naqoura, Lacroix ha incontrato caschi blu civili e militari, tra cui alcuni che rimasti feriti in attacchi diretti e scontri a fuoco. “Ribadisco l’appello delle Nazioni Unite per la cessazione delle ostilità,” ha concluso Lacroix. “Le Nazioni Unite sostengono gli sforzi diplomatici per raggiungere questo obiettivo e una piena attuazione della risoluzione 1701”. (@OnuItalia)