ROMA, 6 NOVEMBRE – Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha aperto oggi l’evento inaugurale, a livello ministeriale, del Gruppo Mondiale per l’Energia da Fusione (“World Fusion Energy Group”). Co-organizzato dall’Italia e dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), la riunione ha riunito rappresentanti governativi e di Istituzioni pubbliche e private per discutere di come questa promettente tecnologia potrà essere messa al servizio dello sviluppo mondiale.
Sono intervenuti il Direttore Generale dell’AIEA, Rafael Mariano Grossi, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Alfredo Mantovano.
“Con il governo abbiamo impresso una svolta sul nucleare pulito e sicuro. Per questo bisogna favorire la ricerca, con l’obiettivo principale di far vivere meglio i nostri concittadini in un momento così difficile”, ha detto Tajani, mentre Pichetto ha indicato nella fusione nucleare una fra le soluzioni per il futuro. “Verso la decarbonizzazione nessuna tecnologia va esclusa”, ha detto il ministro dell’Ambiente: “È un approccio che seguiamo ‘a casa’, ma che promuoviamo anche in tutti gli ambiti internazionali in cui
siamo protagonisti”.
Secondo il direttore generale dell’Aiea Grossi, “e’ sempre difficile fare previsioni su una data precisa” del momento in cui sarà possibile produrre su larga scala energia da fusione nucleare, ma “siamo in un momento in cui tutto il processo della fusione sta passando da una fase puramente di ricerca alla fase di dimostrazione e poi di commercializzazione. Non è più un processo difficile da definire”.
Grossi ha ipotizzato 5-6, forse 10 anni: “Dipende dal livello degli investimenti e altri fattori che non possiamo prevedere ma si vede già all’orizzonte un risultato possibile” e ha sottolineato la “novita” dell’interesse del privato “con investimenti importanti in America e in Europa”, mentre “l’Italia è il Paese più nucleare dei Paesi non nucleari. Vedo che sotto la guida del presidente Meloni e del ministro Pichetto c’è un approccio diverso, più dinamico, per questo è stato logico tenere questa prima riunione a Roma”. (@OnuItalia)