NEW YORK, 13 OTTOBRE – “I peacekeeper dell’UNIFIL rimangono in tutte le posizioni e la bandiera delle Nazioni Unite continua a sventolare”. Sullo sfondo delle ostilità nel sud del Libano e nonostante gli attacchi che hanno colpito posizioni delle Nazioni Unite, ferendo cinque caschi blu negli ultimi giorni, il Segretario Generale dell’Onu, Antonio Guterres ha reso omaggio al personale della forza di pace ribadendo che “la sicurezza del personale e delle proprietà delle Nazioni Unite deve essere garantita” e che “l’inviolabilità delle sedi delle Nazioni Unite deve essere rispettata in ogni momento, senza eccezioni”
In un incidente, che Guterres ha definito “estremamente preoccupante”, la porta d’ingresso di una posizione dell’ONU è stata oggi deliberatamente violata da veicoli corazzati delle IDF.
“L’UNIFIL valuta e rivede costantemente tutti i fattori per determinare la propria postura e presenza. La missione sta adottando tutte le misure possibili per garantire la protezione dei suoi peacekeeper. Il ruolo dell’UNIFIL e la sua presenza nel sud del Libano sono sanciti dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. In questo contesto, l’UNIFIL è impegnata a preservare la sua capacità di supportare una soluzione diplomatica basata sulla risoluzione 1701, che rappresenta l’unica via percorribile”, ha detto il Segretario generale ribadendo che il personale dell’UNIFIL e le sue sedi “non devono mai essere presi di mira. Gli attacchi contro i peacekeeper costituiscono una violazione del diritto internazionale, compreso il diritto internazionale umanitario, e potrebbero costituire un crimine di guerra”.
Netanyahu chiede il ritiro del caschi blu
Oggi il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto la rimozione dei caschi blu dell’Unifil dalle postazioni nel sud del Libano che ha definito “roccaforti di Hezbollah”. La richiesta in un videomessaggio a Guterres, fa seguito alla condanna degli Stati Uniti e dell’Unione europea per gli attacchi dell’Idf sui Caschi Blu in Libano, di cui fanno parte 1200 soldati italiani.
“Il vostro rifiuto di ritirare i soldati dell’Unifil li rende ostaggi di Hezbollah”, ha dichiarato Netanyahu. La loro presenza “mette a rischio anche la vita dei nostri soldati”. (@OnuItalia)