BASE MILLEVOI (LIBANO), 10 GIUGNO – Si è concluso con una comune preghiera per la pace, la solidarietà e il rispetto dei valori morali l’incontro interreligioso – il primo dopo gli eventi del 7 ottobre scorso – promosso dal Contingente italiano della Joint Task Force del Settore Ovest della missione UNIFIL, attualmente a guida della Brigata Alpina “Taurinense” di Torino.
All’evento, organizzato dal Cappellano militare del Contingente italiano, don Ciprian Farcas, hanno partecipato i vertici religiosi del Libano meridionale, tra i quali il Vescovo Cattolico Cesar Essayan, il rappresentante del Vescovo Maronita di Tiro Charbel Abdallah, il Vescovo Melchita George Iskandar, il Vescovo Greco-Ortodosso di Tiro e Sidone Elias Kfouri, il Muftì Sciita Hassan Abdallah e il rappresentante del Muftì Sunnita Medrar El Habbal, oltre ai Cappellani militari delle unità.
L’evento ha visto la partecipazione del rappresentante del Nunzio Apostolico per il Libano Paolo Borgia, Mons. Giovanni Bicchierri, che ha rivolto il proprio ringraziamento ai caschi blu di UNIFIL per aver organizzato questo evento che “promuove il dialogo e il confronto rispettoso e sincero tra le diverse confessioni”.
L’incontro si è aperto con il saluto del Comandante del Contingente, che ha ringraziato i partecipanti evidenziando l’importanza di un evento non nuovo ma che, considerando il periodo particolarmente difficile a causa del conflitto in corso e della crisi economica, assume un’importanza inedita e veicola un messaggio di speranza e di impegno comune.
Don Ciprian ha dato lettura del messaggio inviato per l’occasione dall’Ordinario Militare per l’Italia, Santo Marcianò.
Successivamente, i convenuti si sono confrontati sui temi della povertà, del riconoscimento della dignità dei popoli, della pace quale prerequisito della tolleranza e della prosperità, della solidarietà disinteressata volta al bene del prossimo, del dialogo quale strumento principe nella risoluzione delle controversie.
Ne è emerso un quadro caratterizzato da una drammatica attualità, che ha portato unanimemente a sottolineare come sia fondamentale operare congiuntamente stimolando le autorità civili, le organizzazioni caritatevoli e i più abbienti tra i cittadini per aiutare, sostenere e incoraggiare tutti quelli che in questo periodo così difficile si sono trovati a dover chiedere aiuto.