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sabato, Settembre 7, 2024

UNFPA: progressi su salute sessuale e maternita’ sono fermi

NEW YORK, 17 APRILE – Gli ampi guadagni ottenuti negli ultimi trent’anni in materia di salute e diritti sessuali e riproduttivi sono inficiati da una sgradevole verità: milioni di donne e ragazze non ne hanno beneficiato a causa della loro identità o del luogo in cui sono nate. I progressi sulla salute sessuale e maternità sono fermi, afferma l’Onu, si legge nel rapporto del Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione (UNFPA) 2024 da cui emerge anche che ogni giorno nel mondo 800 donne – 500 in paesi che vivono crisi umanitarie e conflitti – continuano a morire di parto.

Le donne africane continuano ad avere 130 volte più probabilità di morire per complicazioni legate alla gravidanza o al parto rispetto alle donne in Europa e Nord America si legge nel rapporto intitolato Interwoven Lives, Threads of Hope: Ending inequalities in sexual and reproductive health and rights (Vite intrecciate, fili di speranza: porre fine alle disuguaglianze nella salute e nei diritti sessuali e riproduttivi), i cui autori evidenziano il ruolo che razzismo, sessismo e altre forme di discriminazione continuano a svolgere nel bloccare ampi guadagni nella salute sessuale e riproduttiva di donne e ragazze.

I dati sono sconvolgenti. Le donne e le ragazze povere, appartenenti a minoranze etniche, razziali e indigene, o intrappolate in contesti di conflitto, hanno maggiori probabilità di morire perché non hanno accesso a un’assistenza sanitaria tempestiva.

“Nell’arco di una generazione, abbiamo ridotto il tasso di gravidanze indesiderate di quasi un quinto, abbassato il tasso di mortalità materna di un terzo e garantito leggi contro la violenza domestica in oltre 160 Paesi”, ha dichiarato Natalia Kanem, Direttore esecutivo dell’UNFPA. “Nonostante questi progressi, le disuguaglianze all’interno delle nostre società e dei nostri sistemi sanitari si stanno ampliando e non abbiamo dato priorità adeguata al raggiungimento di coloro che sono più indietro”.

Per favorire la collaborazione all’interno delle Nazioni Unite, l’UNFPA ha invitato esperti della Divisione Popolazione delle Nazioni Unite, dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani e dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari a fornire preziose indicazioni per il rapporto.

Il rapporto include anche un contributo di Victor Madrigal-Borloz, esperto indipendente delle Nazioni Unite sulla protezione contro la violenza e la discriminazione basata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere.

Il rapporto di quest’anno è illustrato con tessuti, una forma d’arte che è stata a lungo praticata dalle donne e dalle comunità indigene, anche se il loro lavoro è stato respinto dalle istituzioni e dai mercati artistici ufficiali.La copertina è opera di Nneka Jones, mentre Rosie James ha contribuito alla maggior parte delle opere d’arte tessile presenti nelle pagine del rapporto in cui vengono anche messi in luce opere d’arte di collettivi indigeni e di gruppi di donne, che ritraggono questioni legate al mondo dell’arte. (@OnuItalia)

Alessandra Baldini
Alessandra Baldinihttps://onuitalia.com
Alessandra Baldini e’ stata la prima donna giornalista parlamentare per l’Ansa, poi corrispondente a Washington e responsabile degli uffici Ansa di New York e Londra. Dirige OnuItalia.

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