Nel giugno del 2022, grazie al supporto del Women’s Peace and Humanitarian Fund (WPHF), Fawzia Koofi si è recata a Ginevra per chiedere al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite di tenere un dibattito sulla crisi dei diritti delle donne e delle ragazze in Afghanistan. Insieme ad altre leader donne afghane, ha stimolato il dibattito, ricordando la situazione critica che le donne afghane affrontano sotto il regime dei Talebani. La sua determinazione nel promuovere i diritti delle donne, ragazze e bambine afghane l’ha portata a svolgere un ruolo fondamentale nei negoziati di pace e a denunciare le violazioni dei diritti umani nel suo paese.
L’attività di denuncia di Fawzia Koofi non sarebbe probabilmente stata possibile senza il contributo del Women’s Peace and Humanitarian Fund (WPHF) delle Nazioni Unite, finanziato dall’Italia nel 2022 con 4,5 milioni di euro specificamente miranti a sostenere le donne afghane. La convinzione sull’importanza di contrastare la violenza di genere, sostenendo direttamente la capacità delle donne locali, al fine di liberarle dalla violenza e contribuire ai processi di pace, ha portato l’Italia a sostenere anche l’azione globale del Women Peace Humanitarian Fund, con un contributo ulteriore di 2 milioni di euro nel 2022 e di 3 milioni di euro nel 2023 – per sostenere la voce delle donne laddove è più necessario e contribuire insieme al contrasto della violenza. (@OnuItalia)