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martedì, Dicembre 24, 2024

UNESCO: La Nazionale di Rugby testimonial per la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale

ROMA, 25 SETTEMBRE – Per sostenere la candidatura della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’Unesco sono scesi in campo gli Azzurri della Nazionale Italiana Rugby, che nel Palazzo della Borsa di Lione, sono stati ospiti di una cena di gala dedicata a Michele Lamaro e compagni che proprio a Lione, nelle prossime due settimane, inseguiranno una storica qualificazione ai quarti di finale della Rugby World Cup Francia 2023 sfidando gli All Blacks neozelandesi e i padroni di casa.
La cena è stata un’occasione in più per consolidare il ruolo degli Azzurri quali ambasciatori della cultura enogastronomica italiana, candidata a patrimonio immateriale Unesco, ed è stata organizzata dalla Federazione Italiana Rugby in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

“Vogliamo valorizzare e raccontare l’Italia della cucina, che rappresenta anche la nostra cultura, le nostre radici, la biodiversità e l’educazione alimentare, per farla circolare nel mondo. La nostra cucina è il risultato di tante esperienze e ricette anche locali. Dobbiamo difendere questo modello, perché la nostra forza è il valore aggiunto che abbiamo rispetto a chi vuole standardizzare il cibo, rendendolo uguale in tutto il pianeta. Noi crediamo invece di dover difendere la qualità e la capacità di garantire benessere a tutti i popoli”, ha detto il Ministro Francesco Lollobrigida itervenendo alla serata insieme all’Ambasciatrice italiana in Francia Emanuela D’Alessandro, al Presidente di ICE Matteo Zoppas e al Senatore Luca De Carlo.

“Si può essere campioni fuori e dentro il campo. In quest’ultimo caso, ha più valore e la nazionale italiana di rugby lo sta dimostrando. Insieme stiamo raccontando, e continueremo a farlo, la nostra tradizione culinaria, le produzioni di eccellenza, la biodiversità. Crediamo che legare la nostra cucina allo sport sia fondamentale, perché una buona e sana alimentazione è determinante. Il rugby è un simbolo di questo connubio. Siamo fieri di rappresentare insieme, in ogni partita come in ogni piatto, la nostra Nazione. Con un unico obiettivo: conquistare la meta dell’iscrizione della cucina italiana a patrimonio Unesco” ha spiegato.
Zoppas ha rilevato: ”Con Lione aggiungiamo una tappa importante nel percorso che accompagna la candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco. Apprezzata in tutto il mondo, la nostra cucina è una cultura caratterizzata dalla tradizione, dal fare famiglia alla biodiversità e sostenibilità dei nostri prodotti agricoli che vengono preferiti da una platea sempre più ampia di consumatori”.
Zoppas ha anche parlato dei dati confortanti del nostro comparto agroalimentare: ”… In totale l’export dell’agroalimentare nel 2022 si è attestato a quota 60 miliardi di euro segnando un +15% sull’anno precedente. L’auspicio è di poter arrivare entro pochi anni ad avere due titoli internazionali: la nazionale di rugby ai Mondiali di Australia 2027 e la cucina italiana patrimonio Unesco nel 2025”
Michele Lamaro capitando degli Azzurri del Rugby, a conclusione della cena ha sottolineato l’importanza della cucina italiana: ”La cucina del nostro Paese come un patrimonio unico nel panorama enogastronomico mondiale. Un’eccellenza che tutto il mondo ci invidia, e che costituisce per un atleta uno strumento ideale per alimentarsi in modo sano ed efficace. Lo sport è un grande driver culturale e poter essere parte di un processo in grado di aggiungere prestigio all’Italia anche fuori dal campo è un onore per tutti noi”.

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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