NEW YORK, 18 SETTEMBRE – Il ruolo strategico della partnership tra Italia e Paesi del Corno d’Africa, legati da profondi vincoli storici e culturali, e le prospettive di cooperazione regionale, sia in chiave economica, sia, soprattutto, in chiave di stabilizzazione regionale sono stati al centro di un incontro tra il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, con i Ministri degli Esteri di Eritrea, Osman Saleh; Etiopia, Demeke Mekonnen; e Somalia, Abshir Omar Jama.
L’incontro si e’ svolto ai margini dei lavori della settimana ad alto livello dell’Assemblea Generale dell’Onu. La stabilità regionale, insieme agli investimenti e alla creazione di occupazione, è condizione irrinunciabile per la riduzione dei flussi migratori verso l’Italia e verso l’Europa, ha detto Tajani: “Il nostro governo è fortemente impegnato a sostenere misure concrete per la crescita e lo sviluppo del Mediterraneo allargato e dell’Africa e affrontare così le cause profonde dei flussi irregolari, controllati da trafficanti di esseri umani senza scrupoli”.
L’Italia ha ribadito questo impegno lo scorso luglio in occasione della “Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni”, organizzata alla Farnesina su iniziativa del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, insieme ai leader degli Stati della sponda Sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, gli Stati UE di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d’Africa.
Il Vicepremier ha espresso quindi il grande interesse dell’Italia al rafforzamento della cooperazione economica con i tre Paesi, in virtù della loro rilevanza strategica della regione. Nel periodo 2020-2022, l’interscambio ha superato stabilmente i 300 milioni di euro, mentre i dati relativi al primo semestre del 2023 testimoniano una crescita del 23% rispetto all’anno precedente.
Al fine di mantenere carattere prioritario al coordinamento tra Italia, Eritrea, Etiopia e Somalia, il Vicepremier ha proposto di tenere riunioni a cadenza annuale in formato quadrilaterale. L’avvio di un meccanismo di consultazioni permanente consentirà di moltiplicare le opportunità di crescita e investimento, anche con riguardo ai settori dell’educazione e della formazione e del contrasto ai flussi migratori irregolari.
Il Vicepremier ha infine sottolineato la forte attenzione che, nel 2024, la Presidenza italiana del G7 riserverà al Continente africano e, in particolare, al Corno d’Africa.
In un contesto di grande sintonia e collaborazione, Tajani ha consegnato ai tre colleghi africani gli inviti rivolti al Presidente eritreo Afewerki, al Presidente somalo Hassan Sheikh e al Primo Ministro etiope Abiy a partecipare al prossimo Vertice Italia-Africa del 5-6 novembre a Roma. Tale appuntamento consentirà di rafforzare i partenariati paritari e solidali con i Paesi africani sulla base del “Piano Mattei”, che sarà presentato durante il Vertice. (@OnuItalia)