ROMA/STRASBURGO, 6 SETTEMBRE – È arrivato il successore di Michele Giacomelli alla Rappresentanza Permanente presso il Consiglio d’Europa, la più antica organizzazione intergovernativa paneuropea con sede a Strasburgo. È Roberto Martini, un passato anche alla Rappresentanza Permanente presso l’ONU a New York nei primi 2000. 47 Stati membri (la quasi totalità del continente europeo),il CoE è stato istituito nel 1949 da 10 Paesi fondatori (tra i quali l’Italia) con l’obiettivo di creare uno spazio di confronto democratico e giuridico comune a tutti i Paesi del continente, al fine di garantire il rispetto dei valori fondanti della comunità occidentale moderna, quali lo stato di diritto, il principio democratico e il rispetto per i diritti umani.
Negli anni il Consiglio ha vissuto una progressiva evoluzione sia in relazione al numero di Stati Membri sia in relazione agli ambiti di interesse ed intervento dell’azione politica. Il CoE ha infatti promosso ed adottato più di 200 convenzioni volte ad armonizzare lo spazio giuridico e di tutela dei diritti fondamentali dei cittadini e della cooperazione pacifica tra Stati. La più importante e conosciuta è sicuramente la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, strumento giuridico le cui norme principali sono ormai parte del diritto internazionale generale. L’esclusione della Russia, che vi aveva aderito nel 1996, dal CoE in seguito all’invasione dell’Ucraina nel febbraio del 2022 ha contribuito ad indebolire la primazia rivestita dalla Corte Europea nella tutela delle libertà fondamentali all’interno del continente, e riportato indietro di un trentennio lo spazio di cooperazione tra i due blocchi, una grande sfida per il neo-Rappresentante Permanente.
Martini entra in carriera diplomatica nel 1987 presso la DG Cooperazione allo Sviluppo.
Il primo incarico all’estero arriva nel 1990 proprio a pochi km da Strasburgo, sede del suo attuale incarico, presso il Consolato a Mulhouse, cittadina dell’Alta Renania francese. Nel 1993 il trasferimento presso l’Ambasciata ad Ankara dove rimane per un quinquennio, prima del ritorno alla Farnesina, DG Personale. Nel 2001 si trasferisce alla Rappresentanza Permanente presso l’ONU a New York. Dagli Usa torna direttamente in Francia nel 2005, presso l’Ambasciata d’Italia a Parigi, e quattro anni dopo rientra a Roma alle dirette dipendenze del Direttore Generale per le Risorse Umane e l’Organizzazione. Nel 2012 viene nominato Ambasciatore a Bratislava, e rimane in Slovacchia per cinque anni di mandato, al termine del quale rientra nuovamente alla Farnesina alle dirette dipendenze dell’Ispettore Generale del Ministero e degli Uffici all’estero e del Direttore Generale per gli Italiani all’estero e le Politiche Migratorie. Dal 2020 è poi nominato Direttore Centrale per i servizi consolari. (@giorgiodelgallo)