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lunedì, Dicembre 16, 2024

Sicurezza stradale: Italia con l’inviato ONU, “camminare e andare in bicicletta giovano al pianeta”

NEW YORK, 15 MAGGIO – Nel primo giorno della Settimana Globale per la sicurezza stradale, il Rappresentante Permanente italiano presso le Nazioni Unite a New York, Ambasciatore Maurizio Massari, ha sottolineato che camminare e andare in bicicletta possono giovare al pianeta, ridurre gli incidenti stradali e migliorare la salute pubblica. “Come Amico della sicurezza stradale e partner dell’Inviato Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Jean Todt, l’Italia si impegna a dare priorità a queste opzioni nella pianificazione dei trasporti per comunità più sicure e salubri”, ha dichiarato l’Ambasciatore, mentre la Rappresentanza ha argomentato che ridurre la velocità da 50 a 30 km/h nelle aree urbane può ridurre fino al 60% il rischio di morte in caso di incidente per pedoni e ciclisti. “Ripensiamo alla mobilità e diamo priorità a velocità più basse nelle nostre comunità”, ha detto la Missione italiana su Twitter.

La campagna di questa settimana, che si svolge dal 15 al 21 maggio, si concentrerà sull’Africa. Gli incidenti stradali sono la principale causa di morte tra i giovani africani e i governi di tutto il continente si sono impegnati a puntare su una nuova direzione comune. Le statistiche sempre più preoccupanti sugli incidenti stradali hanno spinto all’azione: tra questi due incidenti di autobus in Senegal che in gennaio hanno causato 62 vittime. Nella vicina Costa d’Avorio, il numero quotidiano di incidenti stradali mortali è aumentato a 46, rispetto ai 12 del 2012.

Nell’Africa subsahariana, la regione del mondo più colpita dagli incidenti stradali, il tasso di mortalità è di 27 su 100.000 abitanti, tre volte superiore alla media europea di nove e molto più alto della media globale di 18, secondo la Commissione economica delle Nazioni Unite per l’Europa (UNECE), che gestisce 59 degli strumenti giuridici dell’Organizzazione in materia di trasporti, comprese le convenzioni dell’ONU sulla sicurezza stradale.

Ogni anno, 1,3 milioni di persone nel mondo muoiono a causa degli incidenti stradali, mentre milioni di altre rimangono ferite, ha affermato l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). In Africa, i decessi causati dal traffico rappresentano circa un quarto del numero globale di vittime, anche se il continente ha appena il 2% del parco veicoli mondiale, ha commentato l’Inviato Speciale per la Sicurezza Stradale Todt, appena tornato da una visita in Africa occidentale. “L’Africa è particolarmente colpita dalla tragedia degli incidenti stradali, che è la principale causa di mortalità giovanile”, ha affermato. (@OnuItalia)

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Il giornale Italiano delle Nazioni Unite. Ha due redazioni, una a New York, l’altra a Roma.

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