NEW YORK, 17 NOVEMBRE – Dopo i festeggiamenti al MAXXI di Roma in occasione del suo primo Congresso umanitario il 3 e 4 novembre, INTERSOS festeggia i suoi primi trent’anni di attivita’ a New York. Il Direttore Generale dell’organizzazione nata “per gli aiuti di emergenza” Konstas Moschochoritis ha incontrato un gruppo di newyorchesi ed esponenti della comunita’ italiana di New York al Consolato Generale d’Italia su Park Avenue, al suo fianco il Console Generale Fabrizio De Michele. Il cocktail e’ stata anche l’occasione per presentare la mostra “The Thin Line” con le fotografie di Alessio Romenzi e Christian Tasso che documentano il presente di sei delle piu’ gravi crisi umanitarie nelle quali Intersos e’ impegnata: Afghanistan, Iraq, Libano, Nigeria, Yemen e Ucraina.
Tutto comincio’ 30 anni fa in Somalia. “Intersos fu fondata con il mandato di intervenire specificamente in situazioni di emergenza e fu la prima Ong italiana con questo mandato”, ha detto Moschochoritis. In questi 30 anni sono cambiate molte cose – persone, strategie, contesti operativi – ma i valori della organizzazione sono rimasti immutati: “Vogliamo che i nostri progetti abbiano un impatto immediato sulle popolazioni. Questo richiede l’essere pronti e una reazione rapida alle emergenze umanitarie. L’obiettivo e’ di essere sempre sulla linea del fronte in stretta vicinanza con chi ha bisogno di assistenza”.
La strategia di Intersos prevede anche di avere una linea diretta di comunicazione con le persone che appoggiano la Ong a cui rispondere direttamente. “Intersos non e’ una organizzazione burocratica”, ha detto Moschochoritis: “Vogliamo rimanere agili e flessibili e far si’ che alle parole corrispondano azioni”.
In 30 anni di vita Intersos e’ stata presente in 52 Paesi per rispondere a diverse situazioni di crisi, determinate da conflitti, violenze, disastri naturali e condizioni di esclusione sociale estrema.
“La nascita di INTERSOS nel 1992 è stata il frutto di una fortissima spinta emotiva, di una sofferenza nei sentimenti e nella mente di fronte alle immagini di guerra, distruzione e morte che si intrecciavano con quelle della siccità, della fame, di scheletri ambulanti di madri e bimbi e ancora di morte che venivano dalla Somalia attraverso le news trasmesse in TV. All’epoca in Italia non c’erano Ong specializzate nelle gravi emergenze umanitarie. Abbiamo quindi deciso di crearla,” ha detto Nino Sergi, Presidente emerito e fondatore di INTERSOS, in occasione del congresso romano per i trent’anni dell’organizzazione. (@OnuItalia)