NEW YORK, 14 NOVEMBRE – In una nuova sessione speciale di emergenza l’Assemblea generale dell’Onu ha approvato con 94 voti a favore, 14 contrari e 73 astenuti una risoluzione contro la Russia. Il testo, di cui l’Italia e’ stato uno dei co-sponsor, chiede che i 193 paesi membri delle Nazioni Unite creino “un registro internazionale” per documentare le richieste di danni, perdite o lesioni agli ucraini causati dalla guerra di aggressione voluta dal Cremlino: fabbriche, edifici residenziali e ospedali, come ha detto l’ambasciatore di Kiev all’Onu, Sergiy Kyslytysya, prima del voto.
La Cina e’ tra i Paesi che hanno votato contro mentre l’India si e’ astenuta. Tra i no, anche quelli di Bahamas, Bielorussia, Corea del Nord, Cuba, Centrafrica,
Eritrea, Etiopia, Iran, Mali, Nicaragua, Siria e Zimbabwe.
“non c’e’ questione sul fatto che la Russia debba pagare. La domanda e’ se quando e quanto”, ha detto il Rappresentante UE all’ONU, Olof Skoog. “La Russia deve essere ritenuta responsabile delle sofferenze e distruzioni provocate dalla guerra. Fin dall’inizio la guerra di aggressione della Russia ha deliberatamente preso di mira anche i civili e le infrastrutture civili per causare gravi danni alla popolazione ucraina. Il quadro che sta emergendo dopo il recente ritiro della Russia da Kherson è ancora una volta quello della distruzione e del dolore inflitto alla popolazione locale”, ha detto il Rappresentante permanente italiano all’ONU, Ambasciatore Maurizio Massari.
La presente non istituisce alcun meccanismo permanente di riparazione o risarcimento da parte delle Nazioni Unite: “Mira invece a fornire una legittimità globale, raccomandando agli Stati membri la creazione di un registro internazionale dei danni. Tale registro dei danni coordinerà e organizzerà gli sforzi di raccolta delle prove, compresi quelli effettuati nel contesto di varie indagini da parte degli organismi delle Nazioni Unite. Tale registro assicurerà che le prove raccolte siano organizzate, registrate e utilizzate correttamente nei procedimenti legali”, ha osservato il diplomatico italiano.
Secondo Massari, “la riparazione dei danni civili e degli atti illeciti della Russia a livello internazionale non è solo un obbligo fondamentale ai sensi del diritto internazionale, ma è anche un passo essenziale per il raggiungimento della pace e della ripresa post-conflitto, nonché per la futura reintegrazione dello Stato aggressore nella comunità delle nazioni amanti della pace, come stabilito dall’articolo 4 della Carta delle Nazioni Unite. I risarcimenti relativi ai danni causati dagli atti illeciti della Russia hanno lo scopo di rendere giustizia alle vittime per morte, lesioni, torture, deportazione, sfollamento forzato”. (@OnuItalia)