ROMA, 7 NOVEMBRE – Compie cinque anni l’iniziativa per una “Rete di Donne Mediatrici nell’area Mediterranea“, progetto ideato e promosso dal Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e implementato dalla sezione italiana di Women in International Security (WIIS Italy) e dall’Istituto Affari Internazionali (IAI).
La Rete è stata lanciata nel 2017 per rispondere al bisogno di aumentare il numero di donne coinvolte nel lavoro di peace-making e di facilitare la nomina di donne mediatrici di alto profilo, sia a livello nazionale che internazionale. Il progetto rientra tra i quelli finanziati nel quadro del terzo Piano d’Azione Nazionale dell’Italia su “Donne, Pace, Sicurezza” (UNSCR 1325).
“La Pace e la Sicurezza hanno bisogno di piu’ donne nel peacebuilding”, ha commentato oggi su Twitter la Rappresentanza Permanente italiana all’ONU di New York dove l’iniziativa venne annunciata dall’allora Ministro degli Esteri Angelino Alfano durante la settimana ad alto livello dell’Assemblea Generale. “Troppe poche donne sono coinvolte in mediazioni, aveva detto Alfano, osservando che la grande maggioranza dei cosiddetti negoziati di “Track One” alle Nazioni Unite sono ancora guidati da uomini. Lo stesso Alfano aveva successivamente tenuto a battesimo la Rete con una conferenza un mese dopo alla Farnesina.
Dalla sua fondazione nel 2017, la Rete ha organizzato numerose attività tra cui la realizzazione di due cicli di formazione e scambio di esperienze sulla “Mediazione inclusiva e di Genere” (uno in inglese e l’altro in francese) a Roma. Sono state inoltre fondate tre antenne locali, MWMN/Cyprus (2018) MWMN/Turkey (2018) e MWMN/Kosovo (2019) finalizzate al consolidamento dei lavori in ambito di mediazione al livello locale permettendo una maggiore e più diretta partecipazione e presa in carico delle attività del MWMN da parte delle mediatrici stesse, attraverso lo sviluppo di attività di advocacy e di formazione costruite sulla base delle necessità dei vari contesti geopolitici.
A settembre 2019, a seguito del lavoro svolto con altri network regionali di donne mediatrici e’ stata poi lanciata la “Global Alliance of Regional Women Mediator Networks” sempre a New York durante la Sessione ad alto livello dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. (@OnuItalia)