ROMA, 7 OTTOBRE – Il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità ha rilevato che ”l’incapacità dell’Italia di fornire servizi di supporto individualizzati alle famiglie di persone con disabilità è discriminatoria e viola i loro diritti alla vita familiare, a vivere in modo indipendente e a un tenore di vita adeguato”.
Il Comitato ha pubblicato la sua decisione dopo aver esaminato una denuncia presentata da una cittadina italiana, M.S.B., che è un caregiver per sua figlia e il suo partner, entrambi persone con disabilità che richiedono cure continue. M.S.B. ha presentato la petizione per se stessa e per conto di sua figlia e del suo partner, sostenendo che i loro diritti ai sensi della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità erano stati violati.
“Questo caso è una svolta perché il Comitato ha riconosciuto la violazione del diritto di un caregiver familiare al sostegno sociale, oltre ai diritti delle persone con disabilità”, ha dichiarato Markus Schefer, relatore del Comitato sulle comunicazioni.
Per prendersi cura di sua figlia e del suo partner e per sostenere l’intera famiglia, M.S.B. ha lavorato da casa tramite telelavoro dal 2013 al 2017 fino a quando non le è stato più permesso di continuare il suo lavoro da remoto. Poiché l’ordinamento giuridico italiano non prevede alcuna tutela giuridica ai caregiver familiari in materia di pensione per assistenza, indennità o assicurazione malattia, M.S.B. non aveva diritto a ricevere alcun indennizzo o sostegno economico.
M.S.B. ha quindi portato il suo caso al Comitato, sostenendo che la mancanza di riconoscimento legale e sostegno lascia lei, come caregiver familiare, e la sua famiglia, a rischio di conseguenze negative e pesanti per la loro salute, le finanze e la vita personale e sociale.
Il Comitato Onu ha sottolineato la necessità di sostegni economici, migliore accesso alle abitazioni, attenzione al mantenimento dell’unità del nucleo familiare, servizi di assistenza economicamente accessibili, regime fiscale agevolato, orario di lavoro flessibile, fino al riconoscimento dello status specifico di caregiver familiare all’interno del sistema pensionistico. Tutele insufficienti in Italia dove una proposta di legge che avrebbe introdotto agevolazioni specifiche per i caregiver nella legislatura appena conclusa si è arenata al Senato.
Il Comitato ha concluso che il diritto dei familiari può essere collegato alla protezione delle persone con disabilità e ha esortato l’Italia a fornire un adeguato risarcimento a M.S.B. e alla sua famiglia, ad adottare misure appropriate per garantire che la famiglia di M.S.B. abbia accesso a servizi di supporto personalizzati adeguati e a prevenire simili violazioni in futuro.