NEW YORK, 20 SETTEMBRE – A margine della 77esima sessione ad alto livello dell’Assemblea Generale dell’Onu la Vice-Ministra degli Esteri Marina Sereni ha aperto un incontro co-organizzato dall’Italia con UNICEF e UNFPA sull’azione globale di contrasto delle mutilazioni genitali femminili.
L’UNFPA e l’UNICEF gestiscono congiuntamente il più grande programma globale per accelerare l’eliminazione delle MGF in 17 Paesi, sfruttando le rispettive competenze complementari e spesso in stretta collaborazione con governi e le organizzazioni comunitarie di base. L’Italia finanzia il Programma e Sereni ha invitato tutti i donatori a incrementare i loro sforzi finanziari.
Oltre 200 milioni di bambine e donne oggi in vita hanno subito mutilazioni genitali. Nel 2021, secondo le stime dell’Onu, oltre 4,2 milioni di ragazze erano potenzialmente a rischio. Nei 25 Paesi in cui le MGF sono praticate abitualmente e in cui sono disponibili dati, si stima che 68 milioni di bambine saranno mutilate tra il 2015 e il 2030 a meno che non venga intrapresa un’azione concertata e accelerata. A causa delle interruzioni del programma durante il COVID, l’UNFPA ha stimato che nel prossimo decennio si verificheranno altri 2 milioni di casi di MGF che altrimenti si sarebbero potuti evitare. (@OnuItalia)