ROMA, 30 AGOSTO – Da alcune settimane è disponibile in una versione rinnovata e visualizzabile anche online la panoramica sull’accesso umanitario realizzata da ACAPS, osservatorio indipendente che fornisce un’analisi dello stato dell’accesso umanitario a livello globale negli ultimi sei mesi. Secondo il sito Infocooperazione che ne dà notizia, l’analisi viene realizzata considerando nove variabili (sotto tre ambiti) per verificare i vincoli di accesso umanitario in 82 paesi con crisi umanitarie attive. Il questo rapporto, c’è una narrazione analitica per ambito, con una spiegazione del tipo di vincoli e indicatori di accesso umanitario che rientrano in ciascun ambito oltre alla situazione dei singoli paesi. I casi approfonditi in questo rapporto sono stati scelti sulla base di tre criteri principali: 1) le crisi più colpite nell’ambito di ciascun ambito dell’accesso, 2) crisi o contesti per i quali ACAPS dispone di dati affidabili o più regolari su uno specifico vincolo di accesso e 3) esempi diversificati che mostrano come diversi (o simili) vincoli di accesso possono essere trovati in contesti diversi.
Ecco di seguito gli ambiti e le relative dimensioni prese in considerazione nella raccolta dati:AMBITO 1 – Accesso delle persone bisognose agli aiuti umanitari
• Negazione dell’esistenza di bisogni umanitari o diritto all’assistenza.
• Limitazione e ostacolo all’accesso ai servizi e all’assistenza.
AMBITO 2 – Accesso degli attori umanitari alla popolazione colpita
• Ostacoli all’ingresso nel Paese (burocratici e amministrativi).
• Limitazione della circolazione all’interno del Paese (ostacoli alla libertà di movimento e/o amministrativa restrizioni).
• Interferenza nell’attuazione delle attività umanitarie.
• Violenza contro il personale, le strutture ei beni umanitari.
AMBITO 3 – Sicurezza e vincoli fisici
• Insicurezza o ostilità che incidono sull’assistenza umanitaria.
• Presenza di mine, ordigni esplosivi improvvisati, residuati bellici esplosivi e inesplosi ordigni.
• Vincoli fisici nell’ambiente (ostacoli legati al terreno, clima, mancanza di infrastrutture, ecc.).
Dall’inizio del 2022 si osserva un deterioramento della situazione dell’accesso umanitario in alcune crisi come diretta conseguenza di un peggioramento del contesto, come nel caso del Myanmar, Yemen, Eritrea e dell‘Ucraina. D’altra parte si osservano lievi miglioramenti nella situazione di accesso in alcuni paesi dopo la revoca delle restrizioni legate al COVID-19 (Gibuti) o la riduzione delle ostilità (Palestina).
Negli ultimi sei mesi, la situazione dell’accesso umanitario è peggiorata in Ciad, El Salvador, India, Indonesia, Malesia, Myanmar, Namibia, Pakistan, Sudan, Ucraina e Yemen.
La metodologia di questa indagine prevede la raccolta di informazioni e dati quantitativi da una serie di fonti credibili e pubblicamente disponibili, tra cui agenzie delle Nazioni Unite, governi, ONG internazionali e locali, media internazionali e locali e operatori umanitari che lavorano nei paesi e nelle aree analizzate.