ROMA, 26 AGOSTO – L’OIM, l’UNICEF, la Georgetown University, e l’Università delle Nazioni Unite hanno lanciato nuove linee guida per fornire il primo quadro politico globale mai realizzato che aiuterà a proteggere, includere e promuovere l’empowerment dei bambini migranti nel contesto del cambiamento climatico.
Le linee guida (Guiding Principles for Children on the Move in the Context of Climate Change) forniscono 9 principii che affrontano le vulnerabilità uniche e complesse dei bambini che si spostano sia all’interno dei paesi sia attraverso le frontiere a causa degli impatti negativi dei cambiamenti climatici. Attualmente, la maggior parte delle politiche migratorie legate all’infanzia non considerano i fattori climatici e ambientali, mentre la maggior parte delle politiche sul cambiamento climatico trascura le esigenze specifiche dei bambini.”L‘emergenza climatica ha e continuerà ad avere profonde conseguenze sulla mobilità umana. Questi impatti saranno più gravi su particolari fasce delle nostre comunità, come i bambini. Non possiamo mettere a rischio le future generazioni – ha dichiarato Antonio Vitorino, Direttore Generale dell’OIM – I bambini migranti sono particolarmente vulnerabili quando si muovono nel contesto dei cambiamenti climatici, ma le loro esigenze e aspirazioni sono ancora trascurate nei dibattiti politici. Con questi principi guida intendiamo garantire visibilità ai loro bisogni e diritti, sia nei dibattiti politici che nella programmazione. Gestire la migrazione e affrontare lo spostamento dei bambini nel contesto dei cambiamenti climatici, del degrado ambientale e delle catastrofi è una sfida immensa che dobbiamo affrontare ora”.
Le linee guida mostrano che i cambiamenti climatici si intersecano con le condizioni ambientali, sociali, politiche, economiche e demografiche preesistenti che contribuiscono alla decisione delle persone di spostarsi. Solo nel 2020, circa 10 milioni di bambini sono stati sfollati in seguito a shock di natura meteorologica. Circa 1 miliardo di bambini – quasi la metà dei 2,2 miliardi di bambini nel mondo – vive in 33 paesi ad alto rischio per gli impatti causati dal cambiamento climatico, altri milioni di bambini potrebbero migrare nei prossimi anni.
”Ogni giorno, l’innalzamento del livello del mare, gli uragani, gli incendi e la perdita delle coltivazioni stanno spingendo un numero sempre maggiore di bambini e famiglie lontano dalle loro case – ha dichiarato Catherine Russell, Direttore generale dell’UNICEF – I bambini sfollati sono esposti a maggiori rischi di abuso, tratta e sfruttamento. Hanno maggiori probabilità di perdere l’accesso all’istruzione e a cure mediche. Sono più frequentemente costretti a matrimoni precoci e lavoro minorile. Lavorando insieme, attraverso azioni coordinate guidate da questi principi, Governi, società civile e organizzazioni internazionali possono proteggere meglio i diritti e il benessere dei bambini che migrano”.Sviluppati in collaborazione con i giovani attivisti per il clima e le migrazioni, accademici, esperti, policymaker, operatori e agenzie delle Nazioni Unite, i principi guida si basano sulla Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata a livello mondiale, e si basano anche sulle linee guida e sui quadri operativi esistenti.
“Sono anni che la comunità internazionale lancia l’allarme sui rischi del cambiamento climatico e sul degrado ambientale, nonché sulla probabilità di spostamenti umani di massa dovuti a questi fenomeni. Le previsioni si sono avverate e in tutto il mondo sono state osservate migrazioni legate al clima. Tra coloro che si spostano a causa dei rapidi cambiamenti climatici c’è un numero crescente di bambini – ha aggiunto David Passarelli, direttore esecutivo del Centro di ricerca politica dell’Università delle Nazioni Unite. “L’UNU, l’UNICEF e i nostri partner hanno sottolineato la necessità di elaborare linee guida concise che comunichino rischi, protezioni e diritti in un linguaggio chiaro e accessibile. Le linee guida per i bambini migranti nel contesto del cambiamento climatico sono state sviluppate con questo obiettivo specifico. Questo strumento aiuta a comprendere meglio il nesso tra diritti dei migranti, diritti dei bambini e cambiamenti climatici, al fine di rispondere più rapidamente ed efficacemente alle esigenze dei bambini che migrano in contesti di cambiamento climatico”. I principi guida forniscono ai Governi nazionali e locali, alle organizzazioni internazionali e ai gruppi della società civile una base per costruire politiche che tutelino i diritti dei bambini.
Elizabeth Ferris, direttrice dell’Istituto per lo studio delle migrazioni internazionali della Georgetown University, ha detto: ”Esortiamo tutti i governi a rivedere le loro politiche alla luce delle linee guida e ad adottare subito misure che garantiscano la protezione dei bambini che migrano in contesti di cambiamento climatico, oggi e in futuro”. Le organizzazioni e le istituzioni chiedono ai Governi, agli attori locali e regionali, alle organizzazioni internazionali e ai gruppi della società civile di recepire i principi guida per aiutare a proteggere, includere e promuovere l’empowerment dei bambini che migrano in contesti di cambiamento climatico.