ROMA, 27 MAGGIO – La Presidente di UNICEF Italia, Carmela Pace e il Presidente dell’Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP), Sebastiano Fadda hanno firmato un Protocollo di Intesa della durata di tre anni per realizzare e diffondere studi e ricerche sulle priorità individuate a livello nazionale per la piena attuazione dei diritti dei bambini e degli adolescenti, in particolare su temi quali gruppi vulnerabili, povertà educativa, benessere, disagio e salute mentale.
L’iniziativa rientra nell’ambito della “Settimana dei Diritti”, organizzata da UNICEF Italia per celebrare i 31 anni dalla ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che ricorre oggi.
“Oggi, nel giorno in cui ricorre il 31° anniversario della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, vogliamo ricordare quanto i bambini, le bambine e gli adolescenti nel nostro paese abbiano bisogno di tutto il nostro sostegno per vedere garantite le migliori possibilità di crescita e sviluppo” – ha dichiarato Pace – “Ringraziamo l’INAPP per essersi impegnato con noi. La firma di questo Protocollo sottolinea il nostro impegno comune a diffondere e promuovere una cultura dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza”.
Fadda le ha fato eco rilevando che “i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sono spesso tra quelli meno rispettati, e altrettanto spesso ciò avviene quasi inavvertitamente, come conseguenza automatica di politiche pubbliche disegnate senza una specifica attenzione ai bisogni e ai diritti di queste fasce di età….Perciò l’INAPP, nell’ambito della sua missione di analisi delle politiche pubbliche, è lieto di collaborare con l’UNICEF per individuare lacune e proporre iniziative che rafforzino sia il contesto istituzionale sia la cultura civica nella direzione di un maggiore sostegno al riconoscimento e all’attuazione dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia e in ogni parte del mondo”.
In particolare il Protocollo prevede:
• monitoraggio congiunto di esperienze significative realizzate anche attraverso singole progettualità attuate sul territorio nazionale in collaborazione con Istituzioni e altri enti del Terzo settore, tra cui Patti educativi di comunità;
• realizzazione di attività di progettazione congiunta ed eventuale realizzazione di interventi formativi e di promozione rivolti ad operatori attivi nelle reti territoriali interessate dai programmi realizzati;
• sperimentazione e messa a punto di una metodologia finalizzata a valutare l’impatto sociale di misure previste e finanziate dal PNRR sulla condizione di bambini e adolescenti;
• verifica della possibilità di implementare azioni di coinvolgimento diretto di bambine, bambini e adolescenti nelle attività congiunte che verranno realizzate, al fine di accrescerne la consapevolezza dei propri diritti e la cittadinanza attiva.