GINEVRA, 12 MAGGIO – ”L’Italia esprime la sua profonda preoccupazione per l’ulteriore deterioramento della situazione dei diritti umani in Ucraina, per il numero crescente di vittime civili e per la perdurante catastrofe umanitaria causati dall’aggressione militare non provocata e ingiustificata da parte della Russia contro uno Stato sovrano”: lo ha detto il rappresentante permanente d’Italia presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni Internazionali a Ginevra, Ambasciatore Gian Lorenzo Cornado, intervenendo in occasione della 34ma Sessione Speciale del Consiglio Diritti Umani sul deterioramento della situazione dei diritti umani in Ucraina a seguito dell’aggressione russa.
Evocando gli ”orribili sviluppi e le insopportabili sofferenze umane” documentati di recente dall’OHCHR e da altre organizzazioni internazionali, Cornao ha sottolineato che ”gli attacchi continuativi su vasta scala contro infrastrutture civili, incluse strutture sanitarie e educative, sono inaccettabili, e l’Italia è particolarmente preoccupata per la situazione di donne e ragazze, bambini, persone con disabilità e altre persone in situazioni vulnerabili nonché per gli asseriti casi di violenza sessuale o di genere”.
L’Ambasciatore italiano ha inoltre rimarcato che queste atrocità e violazioni del diritto internazionale devono cessare immediatamente e che i responsabili devono essere chiamati a risponderne davanti alla giustizia, ribadendo il forte sostengo dell’Italia ”per tutti gli sforzi volti a garantire il pieno accertamento delle responsabilità, inclusi quelli portati avanti dalla Commissione d’Inchiesta, dall’OSCE e dalla Corte Penale Internazionale”. C’è inoltre grande preoccupazione ”per le sfide economiche e per l’impatto negativo a livello globale dell’aggressione della Russia contro l’Ucraina, anche sul piano della sicurezza alimentare, in particolare nei Paesi meno sviluppati”.
”L’Italia rinnova ancora una volta la sua esortazione alla Russia a rispettare pienamente gli obblighi derivanti dal diritto internazionale, a porre fine immediatamente a tutte le azioni militari e a garantire corridoi sicuri per l’evacuazione dei civili”, ha concluso Cornado.