SHAMA, 21 APRILE – Dagli albori della storia alla Tiro romana: su questi i temi nei giorni scorsi il Contingente italiano in Libano ha organizzato alla Base Millevoi, sede del Comando del Settore Ovest di UNIFIL a guida italiana, una conferenza sulla storia del Libano e sulle connessioni con quella italiana. L’archeologo Hassan Ramez Badawi, docente di storia dell’arte antica dell’Università degli Studi Libanese di Beirut e membro dell’Associazione Laureati Libanesi in Italia, e’ intervenuto all’evento culturale a cui hanno assistito il Comandante del Settore Ovest di UNIFIL, Generale di Brigata Massimiliano Stacca, i Comandanti delle Unità dipendenti, lo Staff del Comando e un’ampia rappresentanza di Caschi Blu Italiani.
L’iniziativa ha integrato le lezioni di “cultural awareness” che fanno parte delle attività propedeutiche all’impiego all’estero dei caschi blu e che consentono a tutto il personale militare di conoscere e operare al meglio nel contesto operativo di riferimento.
Badawi ha ringraziato l’Italia per l’opportunità concessagli nei primi anni 80’, nel bel mezzo della guerra civile in Libano, quando, grazie ad una borsa di studio del Ministero degli Esteri Italiano e dell’Ambasciata Italiana in Libano, gli fu permesso di studiare all’Accademia di Belle Arti di Roma.
Oltre che essere Docente Ordinario dell’Università Libanese, il professore è visiting professor alle Università di: Catania-Siracusa e la Tuscia (Italia), Tokyo, Nara e Hirosaki (Giappone), Damasco ed Aleppo (Siria) e Cairo (Egitto). Nel corso della carriera accademica ha concentrato i suoi sforzi nel campo del restauro, delle scoperte archeologiche e in particolare dei mosaici.
La missione Italiana in Libano è attualmente a guida Brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli, al suo sesto mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ed ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3800 Caschi Blu di 16 dei 46 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte circa 1.000 militari italiani.
I Caschi Blu italiani operano nel Libano con imparzialità e trasparenza, a ridosso della Blue Line (linea blu), linea di demarcazione con Israele, per garantire la stabilità nell’area da oltre 15 anni, monitorando la cessazione delle ostilità, assistendo e supportando le Forze Armate Libanesi (LAF) e fornendo supporto alla popolazione locale anche attraverso numerosi progetti CIMIC. (@OnuItalia)