NEW YORK, 14 MAGGIO – “Un passo avanti cruciale nella nostra agenda globale per la transizione ecologica è rappresentato dall’istruzione: dobbiamo colmare il divario tra uomini e donne nelle discipline STEM. Dobbiamo incoraggiare le ragazze e le giovani donne a diventare agenti di cambiamento e a partecipare, a medio e lungo termine, alla creazione di politiche verdi per una reale sostenibilità ambientale e uno sviluppo positivo”, ha detto la Ministra per la Famiglia e le Pari Opportunita’, Elena Bonetti, durante una tavola rotonda ministeriale organizzata dall’Italia su donne e clima ai margini della 66esima Commissione sullo Status delle Donne (CSW) in corso al Palazzo di Vetro che quest’anno si prefigge di mettere a confronto le idee sulla partecipazione delle donne alle soluzioni al cambiamento climatico e nella riduzione del rischio di disastri.
“Siamo ormai tutti consapevoli che la complessità della crisi che stiamo vivendo necessita di nuovi strumenti e di un impegno più profondo e condiviso da parte della comunità internazionale verso l’empowerment delle donne – in particolare, se ci concentriamo sulle nuove sfide che ci attendono, come la lotta al cambiamento climatico e le nuove politiche per l’ambiente e la mitigazione del rischio di disastri”, ha detto al Bonetti: “Per affrontare tutte queste questioni, abbiamo bisogno di azioni globali e locali integrate e complete. E abbiamo bisogno del contributo fondamentale delle donne insieme agli uomini. Per attuare politiche efficaci verso uno sviluppo inclusivo, resiliente e sostenibile per tutti, dobbiamo liberare i talenti, l’energia e la partecipazione pro-attiva delle donne in tutti i settori della nostra società”.
Secondo la Ministra, raggiungere l’uguaglianza di genere è una condizione necessaria per il conseguimento dello sviluppo sostenibile e per attuare una strategia globale di transizione ecologica: “Dare potere alle donne significa lottare contro la discriminazione e, allo stesso tempo, rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono alle donne di esprimere tutto il loro potenziale e dare il loro contributo alla nostra sfida comune”.
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